Honda, ascolta i fan. Producila, portala in Europa. Questa Acura Integra Type S diventerebbe l’ennesima icona di un marchio riferimento per le sportive a trazione anteriore.
La questione dei segmenti C sportivi è oramai relegata, qui in Europa, a specie in via di rapida estinzione, negli Stati Uniti, invece, è ancora possibile sognare e al Monterey Car Week la Honda (Acura sul territorio statunitense) ha proposta un modello che i sogni li autorizza eccome.
La nuova Acura Integra Type S come base di partenza
Mentre in Europa ci hanno presentato recentemente il concept della Prelude in chiave ibrida, quest’anno Acura ha rispolverato un’altro modello, iconico anche qui da noi: Integra. Solo che il badge “Type R” è stato sostituito dal “Type S” che di fatto vuol dire prendere tutte le cose buone della Honda Civic FL5 Type R per civilizzarle quel tanto che basta per ottenere un uso quotidiano più … convenzionale.
Poi arriva la Monterey Car Week dove molti piccoli e grandi costruttori hanno sfoderato i loro migliori savoir faire e anche Acura-Honda non poteva mancare all’appello.
Acura Integra Type S HRC Concept
Da almeno un ventennio i concept presentati in qualsiasi evento dai Costruttori rappresentano una chiara indicazione delle scelte prossime della Casa. Può essere un linguaggio di stile, può essere un nuovo modello, un nuovo allestimento o, anche, una nuova palette colori. C’è da dire che questa Acura Type S HRC è pronta in tutto e per tutto ad essere proposta, magari in serie limitatissima, nelle concessionarie. Anche se né Acura e né HRC hanno dichiarato qualcosa al riguardo.
Questo modello è una stretta derivazione di quello che gareggia nella serie TC America dedicate alle vetture turismo organizzata dalla SRO. Più precisamente nella categoria TCX e questa stretta parentela non poteva non produrre una linea adrenalinica ed appassionante. Se poi scendiamo nei dettagli i nostri battiti non possono che aumentare. Iniziamo questa visita guidata
Un trattemento aerodinamico esplicito
Come per la Honda Civic Type R qui i dettagli estetici danno sempre la precedenza alla funzione ancor prima che alla forma. Anche se le ultime proposte della casa hanno convinto di più anche i puristi dell’estetica, Honda (Acura) non deroga mai ai suoi principi.
L’anteriore presenta splitter e condotti di raffreddamento più grandi collegati a prese d’aria maggiorate.
Il cofano in fibra di carbonio si richiama pari pari alla versione da competizione e presenta sfiati dell’aria aggiuntivi per migliorare il raffreddamento.
Lateralmente sono evidenti gli splitter che aiutano la deportanza e puliscono i flussi dell’aria impedendo a questi di fluire sotto la carrozzeria a creare vortici e disturbi aerodinamici nella zona del sottoscocca.
Posteriormente l’ala regolabile è montata su una coppia di montanti in alluminio imbullonati sul portellone mentre il colore utilizzato è quello dedicato alla NSX: un Indy Yellow Pearl, nella sua denominazione statunitense.
Ovviamente il badge in alluminio della Honda Racing Corporation (HRC) lo troviamo sulla griglia, sui parafanghi e sul portellone posteriore perché questo concept è stato finalizzato proprio dalla divisione sportiva di casa Honda che, dal punto di vista economico-finanziario, è una divisione indipendente.
Due posti secchi. Ammessi solo i pnematici per la pista
Una scelta che mi richiama alla Renault Megane RS Trophy R (ma anche il pacchetto Porsche Taycan Weissach) è quella di dedicare lo spazio posteriore per una panca preformata in grado di ospitare un treno di pneumatici e un semi rollbar di rinforzo trasversale dello stesso colore giallo. Ovviamente il livello di rifinitura qui è allo stato dell’arte con la culla che ospita i pneumatici e i pannelli porta posteriori in carbonio.
Anteriormente si continua con l’effetto wow con una splendida coppia di sedili a guscio Recaro in fibra di carbonio monoblocco e il pilota ed il passeggero serrati da una coppia di cinture dello stesso colore Indy Yellow Pearl della carrozzeria.
Cura dimagrante
Ovviamente l’utilizzo esteso di componenti in fibra di carbonio: cofano, panneli posta posteriori, ripiano posteriore per ospitare i pneumatici, sedili anteriori monoblocco e, previsto come optional (allora forse ci stanno pensando eh …) eliminazione dell’aria condizionata, porta ad un risparmio di peso complessivo di 90 chili rispetto alla Integra Type S.
Un assetto specifico per esaltare la dinamica di marcia
Ovviamente l’accurato lavoro di HRC sulla riduzione del peso e sull’affinamento aerodinamico non poteva trovare migliore finalizzazione se non attraverso un accurato setup. È stato adottato il sistema sospensivo della versione da gara con una maneggevolezza ottimizzata da sospensioni ribassate di 15 mm con coilovers, barra antirollio posteriore regolabili al pari di piastre di camber anteriori e posteriori anch’esse regolabili.
I cerchi forgiati da 19 pollici e un canale da 9,5 hanno un offset negativo per contribuire ad allargare la carreggiata anteriore e posteriore di 30 mm e questo a tutto vantaggio per la maneggevolezza e la stabilità.
L’impronta a terra è affidata ai pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R da 265/30 ZR19 mentre la frenata è assicurata da dischi anteriori da 38 cm di diametro bi-materiale (alluminio-ghisa) con pinze Brembo in alluminio a 6 pistoncini. Anche posteriormente troviamo dischi bi-materiale le cui misure non sono state dichiarate.
Per il motore solo affinamenti per migliorare il raffreddamento
Questa Honda Integra Type S HRC mantiene il motore della Type R che conosciamo e che viene montato pure sulla Integra Type S americana. Si tratta del 2 litri 4 cilindri VTEC Turbo da 320 cavalli (qui la prova e il video della Honda Civic Type R LE FK8) . A questo sono state apportate solo modifiche finalizzate ad un miglioramento complessivo del raffreddamento con intercooler più grande, una coppia di radiatori dell’olio e un sistema di scarico cat-back più leggero direttamente derivato dalla versione da competizione DE5.
Honda non ha dichiarato quanto incide, questo upgrade, sulle prestazioni complessive:
“… poiché questo è un concept di design e non un modello di produzione, non pubblicheremo specifiche o dettagli su altre potenziali regolazioni e sulle prestazioni finali …”
Un possibile kit per i clienti?
Anche se Honda non ha né confermato, né smentito la possibilità di una edizione limitata pronta per le concessionarie, la dichiarazione di HRC, che ricordo essere una divisione indipendente di Honda, è piuttosto chiara:
“Il prototipo Integra Type S HRC è un’espressione di ciò che HRC potrebbe fare per migliorare Integra Type S sia per la pista che per la strada. Se HRC applicasse le proprie competenze a una Civic Type R, presenteremmo un’esecuzione ancora più focalizzata sulla pista”.
Rimanendo sul mercato americano, quindi, quello che Honda non esclude che queste modifiche possano diventare un kit per i proprietari della Integra Type S:
“Siamo ancora nelle prime fasi di esplorazione delle opportunità di mercato per un eventuale kit HRC. Restate sintonizzati per maggiori informazioni nei prossimi mesi”.
Magari sarebbe una occasione per fare un salto al prossimo Performance Racing Industry Show (PRI) di dicembre. Beati loro.