Il concept Q8 anticipa quelle che saranno le linee guida stilistiche di casa Audi per i prossimi crossover. Si inizia con il modello di punta che ufficializza il nome e ne tratteggia piuttosto chiaramente le linee.
[dropcap]Q[/dropcap]uando iniziarono ad uscire all’inizio degli anni 2000 non mi piacevano affatto. Nel senso che pur trovandoli interessanti dal punto di vista stilistico, e nel loro dare definizione ad nuovo segmento, non riuscivo a trovarci il giusto appeal. In poche stagioni, però, sui SUV si sono concentrati gli sforzi competitivi dei Costruttori premium, ma anche generalisti. Il confort intrinseco di questo genere di architettura, così adatto ad un utilizzo poliedrico, si è in pochissimo tempo tradotto in una massiccia richiesta di mercato, che ha portato ad un’offerta sempre più allargata anche a segmenti inferiori.Da Sport Utility Vehicle si è arrivati a quella definizione, così leggera e politicamente più corretta di Crossover che, però, non ha cambiato la sostanza: una gamma di auto di grande e medio volume, piuttosto evidenti nella loro postura, piuttosto raffinate nelle soluzioni tecnologiche adottate che incarnano perfettamente il ruolo di flagship produttivo di un Costruttore.
Oggi un crossover non è solo bello da vedere e comodo da vivere e da guidare, ma è anche una vetrina viaggiante (spesso appariscente) che raccoglie e racconta benissimo tutto il savoir faire tecnologico e di stile di una Casa.
E il caso, ovviamente, di Audi che, con questo concept, anticipa nuovi stilemi ispirati alla storica Ur-Quattro. Si è cercato di riassumere, in questo concept, lo stile di una coupé con la spaziosità tipica del SUV, in uno sforzo di sintesi che abbiamo già visto (a me personalmente senza convincere molto) sulla BMW X6.
Il frontale, da queste prime immagini, sembra essere la parte più fortemente caratterizzante e probabilmente è la sezione che incarnerà maggiormente questo nuovo corso stilistico di Audi. E’ imponente e leggero e dinamico allo stesso tempo. La calandra a forma ottagonale che tutti conosciamo è molto più ampia rispetto ai modelli che conosciamo ed è protesa più in avanti generando un aspetto di nevrile e dinamico. Alla storica ed indimenticabile Audi Ur-Quattro si richiamano alcuni dettagli come il montante C o i passaruota allargati in quel gioco di vuoti e pieni che si riflettono nelle tipiche proporzioni del DNA Audi Quattro.
Lo stile è incredibilmente iconico ed affascinante e su questo sembra molto difficile che Audi possa sbagliare. C’è da vederla (e guidarla) per comprendere fino in fondo il lavoro degli uomini di Ingolstadt.