Si chiude oggi il primo evento Jaguar Land Rover Tech Fest che si è svolto al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra dove il Costruttore inglese ci ha presentato il suo impegno verso il processo di elettrificazione della sua produzione attingendo al passato per raccontarci il suo presente ed il suo imminente futuro.
[dropcap]P[/dropcap]er chi ha avuto la fortuna di provare la morbidezza ed il brontolio del V12 montato su una Jaguar E, l’idea dell’interpretazione elettrica firmata da Jaguar può apparire quantomeno audace. Per i puristi una blasfemia. Per quanto mi riguarda una operazione di immagine e di re-engineering d’impatto utile a sottolineare la rivoluzionaria strategia di medio termine che Jaguar ha ufficializzato in occasione della prima edizione della sua Teh Fest organizzata a Londra.La visione di una massiccia elettrificazione e ibridazione del futuro tecnologico delle quattro ruote appartiene alla maggioranza dei Costruttori.
Visioni chiare, nette, trionfalistiche dove si incrociano gli interessi dei reparti R&S delle Case e dei fornitori con quelli degli uffici Comunicazione e Marketing che si trovano a raccontare una immagine politicamente corretta tanto gradita al mainstream del momento.
Le diverse interrogazioni critiche, le analisi dei costi/benefici di tali innovazioni vengono spesso relegate all’angolo, schiacciate dal consenso generale che, alle volte, involve a livello di tifo. Certamente il futuro elettrico appartiene alle scelte più credibili di una mobilità sostenibile nei grandi centri urbani e nei trasferimenti extraurbani di breve e media entità.
In questo scenario così convulso e competitivo dove il peso della brand awareness gioca un ruolo fondamentale, Jaguar Land Rover non poteva non assicurarsi un posto al sole tra chi vuole posizionarsi all’avanguardia del nuovo veicolo. Tech Fest diventa allora un giocoso e tecnologicamente interessantissimo happening sulle nuove tecnologie e i concetti che riguardano il futuro dell’industria automobilistica.
Prevedibile che questa tre giorni sia ruotata intorno all’elettrificazione e alla guida autonoma e dove abbiamo appreso i punti fondamentali della nuova strategia del Gruppo JLR
Dal 2020 elettrificazione di tutta la gamma
Dal 2020, tutta la gamma JLR sarà elettrificata in una certa capacità. Ciò significa che ogni modello offerto in listino potrà essere completamente elettrico, ibrido plug-in o ibrido standard. Resta da vedere se saranno disponibili diverse configurazioni di una stessa auto. Intanto si inizierà, nel 2018, con la presentazione al pubblico della Jaguar I-Pace, un SUV 100% elettrico.
Jaguar E-Type. “La più bella auto elettrica del mondo”
Così hanno presentato la mossa più spettacolare di Jaguar per sottolineare questa sua decisione strategica. La presentazione della Jaguar E-Type Zero non poteva non generare un grande e grosso effetto “WOW” tra gli appassionati e gli amanti della instant classic tra le più belle ed immortali del mondo. Un’opera unica firmata dalla divisione Jaguar Classic dove elevatissima competenza progettuale e capacità costruttiva si uniscono per proporre un oggetto che ibrida lo straordinario stile di una coupé immortale e la tecnologia più avanzata dedicata alla trazione elettrica.
Jaguar Classic ha lavorato sulla base di una Roadster 1.5 del 1968 aggiungendo un motore da 220 kw (295 CV) in grado di spingere la roadster a 100 km/h in 5.5 secondi.
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Condividere. Non possedere
Si chiama Jaguar Future-Type e rappresenta la visione che l’Azienda ha della mobilità per l’anno 2040. Un’auto autonoma che i conducenti condividerebbero, ma senza possederla. Al centro di questo concetto c’è il volante/non volante che si chiama Sayer, in onore a Malcom Sayer designer della Casa tra il 1951 ed il 1970 e papà della E-Type. Un non volante perché è attraverso questa appendice portatile, che ognuno si porterebbe nella Future-Type non sua, ma condivisa, che il guidatore potrà decidere itinerari, programmi della giornata, soste, musica da ascoltare, cosa acquistare e, magari, farsi portare la pizza a casa e fare la spesa perché lui sa cosa c’è nel frigorifero. Eh sì perché Sayer è l’appendice personale che ti porti a casa continuando, così, ad interagire con essa. Un po’ come Google Home o Amazon Alexa. Se vuoi, puoi anche utilizzarla per guidare la Future-Type non tua, ma condivisa.