Il futuro degli autodromi? Non solo competizioni, presentazioni e prove private, ma centri centri di intrattenimento a 360 gradi. Il futuro per gli appassionati è tutt’altro che a tinte fosche
Dimenticate l’idea tradizionale dell’autodromo, luoghi di competizione, prove e eventi a porte chiuse. Il futuro della passione per i motori si chiama motorsport resort, un concetto innovativo che trasforma i circuiti in veri e propri templi dell’intrattenimento automobilistico, dove lusso, esclusività e amore per la guida si fondono in un’esperienza unica. E’ da qualche anno che sempre più investimenti si stanno indirizzando verso queste proposte: resort che seguono i concetti dei migliori golf club internazionali e che potrebbero rappresentare una risposta interessante anche per gli appassionati di auto sportive più “comuni” in cerca di luoghi dove vivere la propria passione senza le restrizioni della circolazione stradale.
La lista di questi luoghi da sogno per ogni appassionato si allunga quasi di mese in mese, ci sono molte imprese iniziate e finite e tante altre in itinere con investimenti multi milionari e progetti immobiliari piuttosto articolati, ma nel mio personalissimo cartellino ecco i primi cinque motorsport resort al mondo.
1. Magarigawa Club
Senza ombra di dubbio il recentissimo Magarigawa Club lascia senza parole. Un vero e proprio santuario giapponese per gli amanti della guida sportiva, è un resort incastonato tra le montagne della prefettura di Chiba, a pochi chilometri da Tokyo. Un’oasi di lusso e passione automobilistica progettata dal celebre architetto Hermann Tilke che offre un’esperienza di guida senza eguali in un contesto naturale mozzafiato.
Il cuore del club è un tracciato di 3,5 km che si snoda tra salite vertiginose, discese mozzafiato e curve tecniche in grado di garantire una sfida emozionante per piloti di ogni livello. Come per ogni resort di extra lusso, anche il Magarigawa Club offre molto di più: i membri possono godere di servizi esclusivi, tra cui un hotel a 5 stelle, una clubhouse elegante, una spa, ristoranti gourmet e un’ampia gamma di attività ricreative.
I membri del club hanno la possibilità di custodire le proprie auto in un parcheggio coperto a temperatura e umidità controllata e poter usufruire di un team di meccanici professionisti per la manutenzione e la preparazione dei veicoli. Nel calendario del resort eventi esclusivi, track day privati, corsi di guida personalizzati, presentazioni di nuove auto e tutto quanto che direttamente e indirettamente e collegato al mondo dell’auto e del motorsport.
Il costo? l’adesione ha un prezzo di ingresso di 200.000 Euro a cui bisogna aggiungere gli abbonamenti annuali per i servizi e i costi per l’utilizzo della struttura nel suo complesso. Le tariffe prevedono comunque diversi livello a secondo che si sia iscritti o meno al Club
Sito web: https://www.magarigawa.com/
2. Ascari Race Resort

Immerso tra le colline andaluse, a pochi chilometri dalla storica città di Ronda, si trova l’Ascari Race Resort, un’oasi per gli appassionati di motori nata dalla passione di Klaas Zwart, fondatore della casa automobilistica Ascari Cars. Acquistato il terreno nel 2000, in soli 24 mesi ha portato a termine un lavoro di altissimo livello con una pista di 5,4 km con 13 curve a destra e 13 a sinistra, cambi di pendenza e diversi punti dove le auto possono anche staccare le ruote da terra.
In effetti lungo i suoi 5,4 km si trovano echi del Karrousel, dell’Eau Rouge, del Paddock Hill Bend di Brands Hatch e anche una curva sopraelevata che emula alcuni dei migliori ovali degli Stati Uniti.
Un autodromo progettato dallo stesso Zwart in grado di assicurare emozioni assolute sia per i gentleman driver che per i professionisti.
Il tracciato, si snoda tra saliscendi, curve paraboliche e chicane tecniche, un layout tecnico in grado di assicurare una esperienza di altissimo livello per tutti i tipi di piloti. Oltre a questo l’Ascari è un vero e proprio resort di lusso, con un hotel esclusivo, una elegante clubhouse, una spa, ristoranti gourmet e una vasta gamma di attività per il tempo libero.
I costi per aderire al Club, come per tutte queste offerte, non sono facilmente individuabili, si preferisce ovviamente farsi contattare dagli interessati e costruire di volta in volta offerte personalizzate. Tuttavia le informazioni che si trovano on line parlano di una cifra annuale di 19.000 euro per avere 15 giorni l’anno di test. Il costo di noleggio pista, invece, varia dalle 1.000 alle 2.500 euro al giorno.
Sito web: https://ascari.club/
3. Escapade Silverstone

Questo è l’esempio concreto di come alcuni autodromi europei di fama mondiale possono rinnovare la propria offerta guardando non solo l’utenza agonistica: offrire programmi avanzati di resorting sfruttando le aree adiacenti al tracciato.
Quello che ha realizzato Silverstone con il progetto “Escapade Silverstone”, 60 residenze individuali e una club house con palestra incentrata sui piloti, piscina, sauna, sale per trattamenti, ristorante, bar e terrazza panoramica, è una iniziativa che stanno studiando diversi altri autodromi in Europa. Le residenze variano da 2 a 4 camere da letto e sono progettate per massimizzare la vista sia della pista che della campagna.
Il sito è situato ai margini del circuito di Silverstone e si affaccia su un tratto delle curve più note di Silverstone. Il bordo anteriore della Clubhouse e delle residenze a bordo pista distano circa 12 metri dalla barriera di sicurezza e ogni proprietario può assistere gratuitamente e, letteralmente in prima fila, oltre che partecipare a track day e programmi organizzati dal circuito per gli appassionati e i gentleman driver.
Escapade Silverstone è una inziativa tipicamente immobiliare che si integra con una offerta già strutturata e posizionata. Gli appartamenti hanno un costo diverso in relazione al loro posizionamento, si parte dalle 650.000 sterline per superare il 1.000.000, ma sono anche affittabili e quindi in grado di assicurare una redditività interessante all’investitore.
Sito web: https://www.escapadeliving.com/
4. Blackrock Motor Resort

Black Rock Motor Resort è un nuovo resort che aprirà definitivamente a metà del 2026 e, come il resto di queste operazioni sparse nel mondo, si presenta come un programma immobiliare pensato per gli appassionati di auto: esclusivo resort automobilistico che offre membership esclusive per accedere a un circuito progettato da Hermann Tilke all’interno di un resort che vanta alloggi di lusso, un centro benessere con piscina a sfioro e servizi concierge personalizzati.
Il nome del resort rende omaggio alla storia mineraria del sito, trasformando un passato industriale in una destinazione per appassionati di motori e lusso.
Costruito sul sito di una ex miniera di carbone sotterranea attiva dal 1895 ai primi anni ’70, il Black Rock Motor Resort prende il nome da un diario di un minatore che celebra il momento in cui “colpisce la roccia nera”. Lo studio di Hermann Tilke ha realizzato un circuito FIA Grado 2 lungo 5,4 chilometri dalle caratteristiche tecniche impegnative: 165 metri di dislivello, 23 curve e un rettilineo di 800 metri e grazie al suo design ondulato è un costante richiamo, un tributo a tracciati iconici come il ‘Green Hell’ di Nordschleife, il Circuit de Spa-Francorchamps e Mount Panorama.
Il resort è ancora in fase di costruzione, la prima metà dell’autodromo e dei servizi connessi verrà terminata e consegnata nel 2026 mentre il termine dei lavori è programmato per il 2027. Il Blackrock Motor Resort è il primo progetto immobiliare del genere in Australia e, per questo, ha recentemente incassato un ulteriore round di investimento da 150 milioni di dollari australiani (87.500 milioni di euro). Le tariffe di associazione non sono ancora state comunicate, ma c’è una pre richiesta che si può sottoscrivere al costo di 5.500 dollari australiani (3.200 Euro)
sito web: https://www.blackrockresort.com.au/
Autodromo internazionale di Algarve

Ancora un interessante progetto (portato a termine) in Portogallo. La penisola iberica è stata testimone negli ultimi 20 anni di un vero e proprio boom di autodromi che hanno, nel tempo, contribuito ad alzare l’importanza del motorsport di questi paesi a livello mondiale.
L’Autódromo Internacional do Algarve rappresenta un primo interessante esempio di ciò che potrebbero diventare diversi autodromi europei. E’ situato vicino a Portimão, in Portogallo, è si è guadagnato una fama mondiale grazie alle sue caratteristiche che lo hanno proiettato subito tra i circuiti più moderni e tecnologicamente avanzati d’Europa.
Inaugurato nell’ottobre del 2008 è lungo 4,6 chilometri con un layout che permette diverse configurazioni. Sono noti i suoi significativi dislivelli e le curve molto tecniche ed impegnative oltre a rettilinei piuttosto lunghi.
Il suo progetto ha previsto subito una estensione del progetto verso programmi immobiliari e adesso l’impianto incorpora un kartodromo, un parco tecnologico, un hotel a cinque stelle, un centro sportivo e una serie di ville e appartamenti.
L’autodromo di Algarve non è un vero e proprio resort, ma si è sviluppato proponendo una serie di servizi e offerte strettamente integrabili con la presenza della pista. Le ville intorno all’autodromo vengono vendute ad un prezzo medio di 200.000 Euro, mentre il costo dell’albergo prevede tariffe a partire dai 115 Euro a notte. La differenza la fanno il bouquet di servizi offerti che sono, ovviamente, molto centralizzati sull’attività di pista. In sintesi, l’Algarve Race Hotel & Resort non è semplicemente un hotel vicino a un circuito automobilistico, ma è parte integrante dell’esperienza dell’Autodromo Internazionale dell’Algarve, offrendo un soggiorno immerso nell’atmosfera delle competizioni e con una vista diretta sulla pista
Il futuro degli autodromi? Competizioni e centri di intrattenimento
Se da una parte l’offerta di motorsport resort di lusso continua a crescere, rivolgendosi a una clientela esclusiva, gli autodromi tradizionali dovranno prendere una direzione diversa per intercettare non solo una platea molto esclusiva, ma anche un pubblico più ampio di appassionati.
Il loro obiettivo non sarà creare solo esperienze di lusso elitarie, bensì offrire un’offerta di valore accessibile a un vasto numero di persone che condividono la passione per i motori e questo attraverso l’ampliamento della loro gamma di servizi e attività con soluzioni adatte a diverse esigenze e budget. Dai track day ai corsi di guida sicura, dalle gare amatoriali agli eventi per famiglie.
Sarà indubbiamente questa una linea di sviluppo strategica degli autodromi italiani ed europei: centri polifunzionali in grado di offrire una offerta di valore al pubblico business così come alla vasta platea di appassionati.
In questo scenario potenziale qui in Italia ne abbiamo diversi di esempi: l’Autodromo di Vallelunga che resta un riferimento a livello europeo con una struttura ed una offerta integrata che si presta benissimo ad ulteriori sviluppi, ma anche il Mugello intorno al quale lo spazio potrebbe permettere l’espansione del progetto in senso di un resort dedicato all’auto e al piacere della guida.
Il piacere della guida, in una epoca dove l’offerta di prodotto va decisamente verso un percorso contrario, troverà forse una serie di offerte dedicate per chi, a questa passione, proprio non vorrà abdicare.