Nel 2014, durante il concorso di eleganza di Monterey a Pebble Beach, venne presentata la Lamborghini Huracan LP 620-2 Super Trofeo, la versione hard-core della Lambo Huracan stradale, destinata a correre nel monomarca internazionale Lambo Blancpain. Il monomarca più veloce del mondo ad un prezzo complessivo relativamente conveniente. Da allora oltre 150 esemplari hanno varcato i cancelli di Sant’Agata con clienti in Europa, America, Asia e Medio Oriente. Ora i motorsport geek della Lamborghini Squadra Corse ti presentano la versione aggiornata sella Super Trofeo proprio a Sant’Agata migliorando aerodinamica e la sicurezza generale, ma anticipando anche la nuova collaborazione con la maison svizzera di alta orologeria Roger Dubuis.
[ads comp=”Automobili Lamborghini ” title=”Lamborghini Huracan Super Trofeo EVO” desc=”Il trailer ufficiale del nuovo modello della Huracan da corsa” text_link=”Lamborghini Huracan Super Trofeo EVO” link=”https://www.youtube.com/watch?v=M_4U4NGAW5E” image=”https://cldup.com/XyOWz68TG1.jpg”] [dropcap]S[/dropcap]econdo i canoni di Lamborghini, anche questa nuova Lamborghini Huracan Super Trofeo EVO impiega una vasta quantità di fibra di carbonio per mantenere il peso della vettura il più basso possibile. Molte sono le componenti, anche della carrozzeria, che lo utilizzano. L’aggiornamento più importante di questa nuova versione riguarda il pacchetto aerodinamico, ampiamente rivisto da Automobili Lamborghini con la collaborazione di Dallara Engineering e l’input stilistico anche del Centro Stile della Casa. L’obiettivo è quello di mantenere lo stesso impatto estetico ed emozionale del modello attuale, ma con un generale aumento dell’efficienza aerodinamica a tutto vantaggio della velocità complessiva e della stabilità.Sono molti i dettagli del design esterno che sono stati rielaborati, praticamente restano invariati il fondo piatto, lo splitter anteriore ed il diffusore posteriore. Tra le novità estetiche più evidenti è la pinna posteriore che corre longitudinalmente lungo il cofano (rear fin) e che ha lo scopo di aumentare la stabilità alle alte velocità e l’aderenza del posteriore nelle curve veloci. E’ la prima volta che una tale soluzione aerodinamica, che appartiene ai prototipi di Le Mans e che sono stati introdotti anche in F1, viene adottata anche nel mondo GT.
L’obiettivo complessivo di tutte le modifiche è quello di mantenere costante la deportanza del modello precedente, ma aumentando l’efficienza aerodinamica e assicurare una minore resistenza all’avanzamento.
Oltre al rear fin è stato modificato anche l’airscoop, la presa d’aria che sostituisce le precedenti che erano piazzate sulle fiancate e che adesso si trova sul tetto. Una scelta nata per coniugare due esigenze contemporaneamente: la prima è quella di generare una sovralimentazione dinamica per il V10 aspirato da 5,2 litri e 620 cavalli ( si è calcolato un aumento di coppia del 3% alla massima velocità) e la seconda è, nell’ottica complessiva di efficientamento, migliorare la qualità dell’aspirazione perseguendo una diminuzione della temperatura dell’aria aspirata a tutto vantaggio, anche qui, del numero di giri e coppia erogata.
Fiancate ridisegnate
L’assenza delle prese d’aria sulle fiancata ha permesso di ridisegnare la parte posteriore che adesso si presenta più incisiva ed esplicita ed aerodinamicamente più efficiente. Superiormente, infatti, presentano una superficie più piatta che agevolano il flusso d’aria verso il posteriore. Sui brancardi, inoltre, la pinna posteriore adesso è di maggiori dimensioni migliorando, anche in questo caso, il flusso dell’aria verso le superfici di raffreddamento.
I dettagli di stile si fondono armoniosamente con quelli aerodinamici in un risultato finale prettamente Lamborghini: spingere il concetto di forma e funzione alla massima espressione.
Anteriormente il paraurti è completamente nuovo: prese d’aria più ampie cosi come le appendici aerodinamiche laterali (flics) a garantire un carico complessivamente maggiore a tutto vantaggio di precisione e prontezza dell’avantreno. Al centro cofano una nuova presa d’aria esagonale porta aria dinamica in abitacolo.
Posteriormente, la superficie più piatta delle fiancate, viene replicata da quella dei parafanghi che si allungano verso la coda con lo scopo di aumentare efficienza garantendo una stabilità dello stacco del flusso d’aria sia in rettilineo che in curva. Lo spoiler, immediatamente sotto la grande ala regolabile, è più ampio e piatto del precedente a tutto vantaggio della pressione. Anche i vani di areazione del motore sono più larghi per migliorare la ventilazione del motore. La grande ala regolabile poggia su piloni in alluminio più grandi. Anche gli handplate (gli esterni dell’ala) sono nuovi nel disegno e più grandi nelle dimensioni.
Il complesso degli interventi aerodinamici ha comportato un aumento globale dell’efficienza aerodinamica con un -8% della resistenza all’avanzamento. A Monza, nei test di sviluppo, questa Lamborghini Huracan Super Trofeo EVO ha girato su tempi di 1″5 secondi più veloce della precedente (1’46.3 contro 1’47.8)
Un aspirato da 620 cavalli
Nuovo l’impianto di scarico progettato da Lamborghini Squadra Corse e che prevede la disposizione dei catalizzatori tra i terminali e i collettori a tutto vantaggio di una migliore gestione delle temperature. Il V10 da 5.2 litri si esprime con 620 cavalli scaricati posteriormente e gestiti da una trasmissione sequenziale a 6 marce della X-Trac.
L’elettronica è firmata dalla Bosch Motorsport per quanto riguarda ABS mentre Motec per il traction control. Ambedue i sistemi sono regolabili in 10 posizioni attraverso pomelli dedicati sul volante.
Ed il prezzo? 235.000 oltre IVA con la possibilità di aggiornamento anche dei modelli attuali.
Lamborghini e Roger Dubuis. Continua la tradizione dell’alta orologeria con il mondo dei motori. Quelli veri.
Una storia tra le grandi Maison di orologeria e il mondo delle corse automobilistiche riempirebbe un libro, adesso è il turno della Roger Dubuis a presentare due nuove referenze progettate in collaborazione con Lamborghini. Sono molte le assonanze tra i due Marchi: linee distintive, uno stile unico, meccaniche e complicazioni, parlando di orologi, estreme, materiali raffinati.
Un accordo quinquennale che si apre con il modello di punta Excalibur Aventador S. Realizzato in 88 esemplari presenta cassa e lunetta in carbonio multistrato e cinturino in Rubber-Tech nero e dettagli in Giallo Orion. La seconda referenza, realizzata in 8 esemplari, presenta cassa e lunetta in carbonio C-SMC (lo stesso materiale delle carrozzerie delle Lamborghini), cinturino con inserti in alcantara e dettagli in Arancio Argos. Due tonalità tra le più venduta a Sant’Agata.
Il calibro meccanico a carica manuale è comune ai due modelli e si richiama, meccanicamente, ai motori della Lamborhini. Esteticamente si presenta completamente scheletrato per essere osservato (ed apprezzato) a richiamare, anche qui, un propulsore sotto la copertura del lunotto.