Si chiama “The Return”, il documentario di Ford che marca il suo ritorno vincente alla 24 Ore di Le Mans del 2016. Una trama che sembra quella di un film, ma che rispecchia fedelmente la realtà e che poteva accadere, così, solo agli americani.
[dropcap]C[/dropcap]erte cose le puoi trovare solo nei canali specializzati come Netflix e Prime Video. Cioè canali video che nascono e vivono nel web e che stanno ridimensionando il concetto di televisione che, seguendo la stampa, deve ripensarsi. Di fretta anche. Ma questo è un altro discorso.C’è che su Amazon Prime Video ci sono documentari e programmi, legati alle auto, stratosferici. Portabandiera è The Grand Tour, il programma scelto da Prime Video, anche qui da noi, per farsi largo in mezzo ad una concorrenza fatta dal solo Netflix e da Sky che, diciamocelo, sta affannando non poco nello stare dietro al concetto di televisione non lineare così marcatamente introdotto da queste realtà on line.
Il docu-film in questione si chiama The Return ed è la storia incredibile del ritorno di Ford a Le Mans esattamente nel cinquantesimo anniversario della vittoria della Ford GT40.
Già la nascita di questo modello merita un film per come è stata concepita, nel grande segreto voluto dal ristretto team di progettisti e con l’assenso della propriètà. Una scelta sottolineata anche in The Return. Al riguardo ne ho scritto qui divertendomi a ripercorrere, anche grazie a contatti diretti con Detroit, l’incredibile, quasi avventuroso, percorso di progettazione e sviluppo.
Con la partecipazione alla 24 ore di Le Mans questo percorso si conclude in una vera e propria sublimazione dell’ideologia yankee: puntare al massimo pensabile, immaginabile, inventabile. E riuscirci. Perché poi, loro, hanno portato a casa, al debutto, una incredibile vittoria in un altrettanto incredibile edizione della 24 Ore di Le Mans.
The Return è un tunnel ritmico che ti porta dentro all’azione, alle paure, alle sfide, alle gioie, di un gruppo di uomini che decide di seguire l’istinto di uno. Quel Raj Nair, Vice Presidente Esecutivo di Ford, che voleva suggellare con il ritorno a Le Mans due vere e proprie pietre angolari della Casa: la nascita della GT ed il cinquantenario della vittoria alla grande Classica francese, che sarebbe scoccato proprio in concomitanza con l’edizione 2016.
Tutto questo, pensato 22 mesi prima. Cioè: c’era da fare un’auto e poi la sua versione da corsa, svilupparle in parallelo e poi puntare a vincere Le Mans. Quasi una pazzia, ma non per loro.
Ecco, The Return racconta questa sfida. In quasi ottanta minuti scava nelle vite dei protagonisti, stampando storie dopo storie, attraverso le loro affermazioni, le loro frasi, i loro pensieri alternando volti a prove in pista, a immagini di gare, in un montaggio magnetico e fluorescente.
La vittoria di Ford a Le Mans 2016 merita The Return, un docu-film che sublima la scelta avventurosa e vincente macinando la storia con ritmo e donandole quella brillantezza che non si lascerà sbiadire con il tempo.
Difficile pensare che non siete clienti Amazon, ma nel caso non lo foste, è arrivato il momento di abbonarsi a Prime: 20 Euro l’anno. Uno scherzo.