La Mercedes annuncia il ritiro dalla Formula E alla fine della stagione 2022. Dopo la doppietta mondiale, Piloti e Costruttori 2021, la Casa tedesca preferisce concentrare l’attività sportiva solo sulla Formula 1.
Un annuncio che conferma tutte le indiscrezioni che giravano nel corso dell’ePrix di Berlino quello di Mercedes che, dopo la conquista del Campionato Piloti e Costruttori 2021, uscirà definitivamente dalla Formula E alla fine della prossima stagione senza correre, quindi, con la Gen9.
La Formula E perde i grandi Costruttori
Mercedes dopo Bmw e Audi. Per la Formula E perdere il terzo grande Costruttore, tutti così massicciamente impegnati nel passaggio all’elettrico, dovrebbe innescare più di una riflessione.
L’importanza di ogni Campionato automobilistico, la sua autorevolezza, è anche data dalla capacità di richiamare l’attenzione dei grandi Costruttori. Cosi ha fatto la Formula E che, nel corso delle sue sette stagioni, sembrava calamitare l’interesse di tutti i Costruttori e invece l’annuncio del ritiro Mercedes arriva dopo che ha appena vinto il Mondiale e dopo pochi giorni l’ultima gara di Audi e BMW.
Un comunicato ufficiale molto chiaro
Anche nel comunicato Mercedes le argomentazioni fanno riflettere perché si cita chiaramente la necessità di concentrare le risorse nell’accelerazione dello sviluppo della trazione elettrica stradale e, se per concentrarsi su questo obiettivo, si decide di abbandonare la Formula E, può significare che il campionato può non rappresentare un vero banco di prova per la tecnologica EV.
“ … nel motorsport, la Formula E ha rappresentato un buon palcoscenico per dimostrare la nostra esperienza e promuovere il nostro marchio Mercedes -EQ, ma per il futuro spingeremo la nostra ricerca tecnologica, specialmente sul lato della trazione elettrica, concentrandoci sulla Formula 1 …”
Markus Schäfer | Membro del consiglio di amministrazione di Daimler AG e Mercedes-Benz AG
Sullo stesso registro anche la dichiarazione di Bettina Fetzer, Vice Presidente Marketing, Mercedes-Benz AG che conferma come la Formula 1 rappresenterà, dopo due anni di impegno vittorioso in Formula E, l’unica sfida agonistica e tecnica in cui si concentrerà la Casa.
Formula E azzoppata dal regolamento …
Mercedes che abbandona la Formula E, preceduta da BMW e Audi. Come dovremmo leggere queste decisioni? Poca libertà nella ricerca? Questa potrebbe essere una chiave di interpretazione perché i cicli regolamentari, che cambiano ogni 4 anni, sono certamente utili per controllare, pianificare e contenere i costi, altrettanto utili per rendere affidabili le soluzioni e le gare, ma certamente rappresentano un collo di bottiglia per le strategie di sviluppo dei Costruttori che, da sempre, utilizzano il motorsport come importante banco di sviluppo e verifica delle tecnologie adottate.
… o da una scarsa capacità attrattiva?
La struttura del regolamento, però, può non essere la sola motivazione. Un contenitore poco incisivo dal punto di vista della comunicazione? Il motorsport è ovviamente anche un esercizio di marketing e correre (e vincere) nella categoria rappresenta una dimostrazione utile per comunicare il proprio savoir faire, mostrare le proprie credenziali EV, ma malgrado una reputazione della Formula E che è cresciuta in questi anni e che è riuscita a calamitare l’interesse dei Costruttori, fa ancora fatica a conquistare una fan base fidelizzata. Se dal vivo ti rendi conto quanto la macchina promozionale, guidata da Alejandro Agag, funzioni a meraviglia, è nelle cifre di ascolto e nelle vendite dei diritti TV che si misura una certa discrepanza. Solo una riflessione perché se Audi, BMW e Mercedes si ritirano, malgrado tutte abbiano una line-up di veicolo elettrici sulla strada, DS, Jaguar e Nissan si sono impegnati a lungo termine nel Campionato con Jaguar che ha più volte dichiarato che la Formula E rappresenterà il supporto d’immagine fondamentale per il suo riposizionamento come Marchio premium full electric.
Formula E. Un posizionamento chiaro, ma grande concorrenza
Oggi la Formula E si è certamente ritagliata uno spazio importante nel panorama del motorsport. La mossa vincente è stata portare le gare nel cuore delle capitali che si sono anche dimostrate accese e avvincenti. Tutto questo è stato sufficiente per raccontare una trazione elettrica in grado di offrire prestazioni e adrenalina?
Questa Formula E potrebbe non essere adatta a tutti i gusti, ma ha dimostrato che il motorsport elettrico è oramai una realtà e l’obiettivo dell’organizzatore è guadagnare uno spazio sempre maggiore. Ci riuscirà?
Il motorsport non è fermo, l’elettrificazione ha coinvolto tutte le categorie di vertice ad iniziare dalla Formula 1, che sta vivendo un periodo di grande rilancio agonistico e regolamentare e il WEC, con la categoria delle Hypercar, che sta richiamando l’attenzione di sempre più Costruttori.
La sfida per la Formula E sarà quindi concentrata sulla percezione agonistica e spettacolare della Serie, su cui bisognerà ancora lavorare. Sembra sia finito il periodo in cui non passava settimana senza un annuncio di un nuovo Costruttore che entrava a farne parte e perderne tre in rapida successione solleva comunque dei dubbi.