TotalEnergies parte dalle competizioni automobilistiche per sviluppare un carburante rinnovabile al 100% perché non è solo l’elettrico la risposta. L’evoluzione dei motori termici e quella dei carburanti dovrebbe essere la strada da percorrere parallelamente. Il motorsport, ancora, una volta, si dimostra un elemento chiave dell’innovazione
La questione dei carburanti rinnovabili e di quelli sintetici è argomento in grado di rivedere e riscrivere la timeline verso un minore impatto complessivo sul clima. Ci sono grandi aziende che ci stanno lavorando quali Bosch, Porsche, Siemens, ExxonMobil e adesso anche TotalEnergies che ha già fatto debuttare nella 24 Ore di Le Mans della settimana scorsa e, dalla prossima stagione, nel Campionato del Mondo Endurance, questo tipo di carburanti.
Su questa frontiera della ricerca il motorsport è un prezioso acceleratore per un’adozione, su larga scala, di tecnologie in grado di ridurre le emissioni complessive, dal “pozzo alla ruota” dell’85%.
Il combustibile rinnovabile di TotalEnergies
Il carburante rinnovabile al 100% messo a punto da Totalenergies sarà un prodotto a base di bioetanolo che viene ottenuto da residui di vino dell’industria agricola francese e da ETBE (un etere che viene utilizzato per aumentare il numero di ottano nelle benzine) che viene prodotto nella raffineria Feyzin vicino a Lione e anche questo ricavato da materie prime derivanti dall’economia circolare.
Denominato “Excellium Racing 100” questo carburante è in grado, secondo le valutazioni di TotalEnergies, di garantire una riduzione immediata di emissioni di CO₂, delle vetture da corsa, del 65%. Le sue caratteristiche sono allineate a quelle di un carburante da competizione rispettando le normative FIA sui carburanti rinnovabili.
Anche l’idrogeno con il team Mission H24

La collaborazione con FIA e ACO Le Mans si estende anche all’idrogeno con il team Mission H24 che, partito a settembre del 2018, ha già realizzato importanti step di sviluppo con un prototipo LMP che ha già percorso ben oltre 10.000 km tra test in pista e partecipazioni a prove libere in occasione dei week end di gara.
La ricerca e lo sviluppo della mobilità passano anche per il motorsport
Dovrebbe essere la consapevolezza per ogni Costruttore di vertice, ma anche per le Federazioni più importanti che dovrebbero contribuire in una, mai insperata, azione di lobbying presso il decisore pubblico: il motorsport rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la ricerca legata al settore energetico e per testare le innovazioni più raffinate.
Velocizzare l’adozione di tecnologie avanzate su ampia scala, richiede banchi di prova in grado di stressare le soluzioni applicate, in grado di misurare precisamente i valori, i risultati. Il motorsport, per cultura, è un settore che fa della misurazione dell’analisi ex-ante ed ex post uno dei punti fondamentali della propria attività. Quello che si sta sperimentando nel mondo dell’endurance da corsa, grazie a questa collaborazione e alle altre che verranno, rappresenta un contributo fondamentale per la mobilità a basso impatto ambientale del prossimo futuro.