Il mese di marzo incassa un +497% rispetto alla drammatica calma piatta di marzo 2020, ma il dato vero è il confronto con marzo 2019 dove il mercato auto registra un -12%.
Le immatricolazioni si issano (con fatica) a quota 169 mila un dato che dobbiamo confrontare con quello del marzo di due anni fa dove riscontriamo una flessione del 12% il che non è poco senza fermarci, invece, ai volumi di marzo scorso che parlavano di un devastante 28mila unità complessive.
Certo, proiettando questo ultimo indicatore nell’anno solare, possiamo ipotizzare un mercato da 1.7 milioni di auto che vuol dire 200mila immatricolazioni complessive in meno, un dato non drammatico, ma urgentemente da raddrizzare per non perdere per strada un numero molto importante per l’intera filiera.
Le associazioni di settore unite
Il dato più importante è che tutte le associazioni di settore, ad iniziare da UNRAE e ANFIA sono unite nel proporre i temi più cruciali per sostenere e incrementare la crescita del settore.
Per Michele Crisci, Presidente UNRAE:
Una buona notizia, inoltre, è stata la proroga richiesta ed ottenuta per l’adozione del DUC (Documento Unico di Circolazione) che unificherà libretto di circolazione e certificato di proprietà.
Per Paolo Scudieri, Presidente ANFIA:
I contributi alle motorizzazioni termiche moderne essenziale per gli effetti sull’ambiente e per proteggere il settore
Un rinnovo dei contributi per le auto da 61 a 135 grammi essenziale sia per continuare gli effetti positivi sull’ambiente (si sono stimate oltre 60mila tonnellate di CO2 in meno grazie all’effetto rottamazione delle vetture termiche più vecchie), ma anche per far ritornare il mercato auto sui livelli del 2019 e per evitare un collasso.
Il mercato delle elettriche ed elettrificate è al 9% in Italia, ma per Michele Crisci la situazione non è affatto rosea:
Il Presidente dell’UNRAE ribadisce inoltre la necessità di colmare il divario fiscale tra l’Italia e i major markets europei sulle auto aziendali:
Prossimo appuntamento: 9 aprile
Il prossimo 9 aprile è una data da appuntarsi in agenda perché riguarderà la scadenza della presentazione degli emendamenti che potrebbero far rinnovare, all’interno del Decreto Sostegno, gli ecobonus per le vetture termiche nella fascia 61-135 grammi e, si spera, anche la fiscalità relativa alle auto aziendali.
La struttura del mercato per alimentazione
Le alimentazioni confermano la fortissima ascesa delle auto ibride che, anche in marzo, grazie agli incentivi, sono la seconda motorizzazione preferita dagli italiani e, con il 27% di quota di mercato, sorpassano il diesel in progressivo calo, al 24,4% di rappresentatività. Nel cumulato le ibride presentano una quota del 26,8% e il diesel del 25,4%. Stabile al primo posto il motore a benzina al 31% a marzo e al 33,1% in gennaio-marzo. Il metano sale al 2,6% di quota (2,3% nel cumulato), il Gpl si posiziona al 6,1% (5,8% in gennaio-marzo). Gli incentivi per le vetture a bassissimo impatto evidenziano in marzo un boom per le auto plug-in salite al 4,5% di quota e per le BEV al 4,3% (rispettivamente al 3,6% e al 3% di rappresentatività nel cumulato).
La struttura del mercato per segmenti
Sotto il profilo dei segmenti in marzo le city car si confermano al 15,7% di quota (17% nel 1° trimestre), le utilitarie salgono al 38,8%, in linea con il 39,1% del trimestre; stabili all’1,8% – 3 – nel mese e nel cumulo le vetture del segmento E e quelle del segmento F allo 0,3%. Le medie (C) ridimensionano la quota al 29,6% (29% in gennaio-marzo), mentre il segmento D sale al 13,7% (12,8% nel cumulato). Interessante questi ultimi due dati con il segmento lusso che, pur muovendosi su valori assoluti misurabile in centinaia di esemplari, ha subito un bel balzo in avanti.
Struttura del mercato per carrozzeria
Prosegue il progressivo ridimensionamento delle berline, al 44,1% nel mese, delle station wagon al 4,1%, dei monovolume complessivamente considerati e delle multispazio. Prosegue, invece, la crescita di rappresentatività dei crossover e fuoristrada che in marzo coprono quasi la metà delle vendite (48% nel mese e 46,9% nel cumulato) e quella delle sportive (cabrio, spider e coupé) che crescono rispetto al dato 2019. Poche unità, ma un bel segnale.