Si amplia la gamma elettrica di Renault con questa Twingo Electric perfettamente in linea con le caratteristiche di una city car moderna, ma che deve fare i conti con una formidabile concorrenza interna composta da Zoe e l’imminente, economicissima Dacia Spring
Tra i marchi generalisti Renault è quello che ha sposato con convinzione l’universo dell’elettrico già a partire dal 2012 con la Zoe, ma anche con Twingo era già pronta da circa otto anni. Ricordate il concept Twin’Z?
Malgrado questo, la strategia del Marchio non ha pensato alla piccola di casa per lanciarsi nel campo delle auto elettriche. Renault Twingo arriva tardi sicuramente per non cannibalizzare il mercato di Zoe e, forse, neanche quello della Smart EQ che riprende le basi tecniche proprio di Twingo.
Un ritardo che non sembra influire sui risultati perché il mercato sta premiando alla grande Twingo Electric: nei primi quattro mesi dell’anno conquista la terza posizione nel segmento con 1.782 immatricolazioni, piuttosto distaccata dalla seconda, la Smart Fortwo con 2.324 esemplari, ma davanti – di poco – alla ZOE che stacca una quarta posizione con 1.700 immatricolazioni. Tutto questi numeri non fanno i conti con l’arrivo, a settembre prossimo, di Dacia Spring che potrebbe realmente sparigliare le carte in tavola con un prezzo finale sotto gli 11.000 euro.
Un prezzo finale interessante
Il listino, comunque, sembra premiare Twingo Electric che parte, escluso Ecobonus e sconti concessionario, da 21.850 nella versione Life fino ai 25.150 della Vibes in prova. Con ecobonus e sconti si può arrivare a prendere una Twingo Electric a partire dai 12.000 euro per arrivare a circa 16.000 euro della versione più accessoriata e …trendy. Un prezzo di listino che comprende anche il costo delle batterie non più a noleggio come ci aveva abituato per anni l’offerta ZOE.
Come va su strada
Come per la versione termica anche la Renault Twingo Electric conserva tutto ciò che l’ha resa vincente a partire proprio dalle dimensioni perfette per l’utilizzo cittadino. Con i suoi 3,62 metri di lunghezza, 1,65 metri di larghezza, 1,56 metri di altezza è il raggio record di sterzata di 4,3 metri, la Twingo si muove e si manovra in città al pari della sua sorellina termica. Anche lo spazio del bagagliaio rimane lo stesso, 240 litri più che sufficienti per le esigenze di una cittadina pura come questo modello.
La differenza è tutta nella fluidità di marcia e nella silenziosità e qui che troviamo le caratteristiche più evidenti. Il motore elettrico è anch’esso posizionato sull’asse posteriore e sviluppa 82 cavalli di potenza e con una coppia di 160 Nm. Un blocco motore derivato da quello della Zoe e un peso complessivo di 1111 chili, circa 200 in più della versione termica di cui 165 solo dal blocco batterie.
Su strada tutto questo si traduce in un comportamento molto piacevole, dirò di più, rispetto alla versione termica ancora più convincente. Il suo pacco batterie posizionato sotto il pianale abbassa il baricentro e la rende veloce agli input di sterzo. Senza un eccessivo lavoro di fantasia è anche divertente trovarne degli spunti di ispirazione sportiva; in curva è piatta e stabile e la trazione posteriore la rende reattiva con slanci in avanti pronti e piacevoli.
Si esalta nello stop and go cittadino dove agilità, prontezza, imbattibile fluidità e assenza totale di vibrazioni rendono questa Renault Twingo Electric un vero e proprio riferimento quando parliamo di city car elettriche.
Consumi in linea con il dichiarato
L’ho guidata quotidianamente per due settimane, alternando tratti extraurbani e città, una condizione dove l’autonomia WLTP dichiarata scende dai 270 di un uso esclusivamente urbano ai 190 km. Debbo confermare che il dichiarato si avvicina molto al reale. In una due giorni molto piena e senza il tempo di poter caricare (sotto casa mia non ho disponibilità di colonnine) sono arrivato alla ricarica in una emergenza da rosso porpora dopo quasi 180 chilometri percorsi, di cui solo gli ultimi 20 in modalità ECO e senza particolari attenzioni al risparmio. Un risultato più che accettabile.
Proprio relativamente al capitolo consumi reali, sul mio personale taccuino dopo due settimane e quasi 600 chilometri di percorrenza ho registrato un consumo medio di 14,2 kWh/100 chilometri (11,5 kWh/100 chilometri il dichiarato) senza mai adottare una guida particolarmente ottimizzata e senza attivare la modalità “Eco”, che limita le prestazioni e che fa risparmiare una quindicina di chilometri in totale sull’autonomia, se non per quell’unica volta dove oltre alla curiosità di vedere a quanto potessi spingermi con l’autonomia ho anche immaginato il trasporto al punto di ricarica sopra un carro attrezzi.
“One pedal” con la frenata rigenerativa
Lo spunto è il punto di forza di ogni auto elettrica e la piccola Twingo non è da meno visto i 4,2 secondi per arrivare a 50 km/h e i 12,9 secondi per lo 0-100 km/h. La velocità massima è limitata a 135 km/h, anche qui perfettamente in linea con lo spirito cittadino della vettura. Il risultato si concretizza sempre in una guida pronta, vivace, divertente negli scatti semaforici e molto rilassante. La funzione Brake è selezionabile dal cambio mettendo il selettore in B. Sono tre i livelli di intensità della frenata rigenerativa che, al picco massimo raggiunge un livello di 30/35 kw di recupero, ma che consente soprattutto di poter guidare, di fatto, gestendo la marcia e il rallentamento solo con il pedale dell’acceleratore. Un ulteriore elemento di comfort durante la guida cittadina.
Batterie e ricarica
Se il motore è un derivato di quello della Zoe, la batteria non lo è poiché ha una capacità di 22 kWh (di cui 21,3 kWh utili) contro i 52 kWh della Zoe. La batteria è prodotta da Renault e le celle provengono da LG. La Zoe fa meglio rispetto alla cugina Smart EQ che vanta una potenza complessiva di 17,6 kWh e un pacco batterie prodotto da Daimler Accumotive mentre accusa un’autonomia inferiore rispetto alle Škoda Citigo e-iV, Volkswagen e-up! 2.0 e Seat Mii elettrica, tre vetture dotate di una batteria da 36,8 kWh e un’autonomia di circa 265 chilometri nel ciclo WLTP.
Renault Twingo Electric può caricare solo in corrente alternata e questa la trovo una scelta razionale considerando lo spirito prettamente urbano della vettura. La presenza del geniale caricabatterie Caméléon le consente di caricare fino a 22 kWh passando dalla domestica attraverso la normale presa shuko a 2,4 kW ( è essenziale controllare la qualità dell’impianto in questo caso visto che servirebbero fino a quindici ore per una ricarica completa), per passare ai wall box monofase da 3,7 kw (8 ore la ricarica completa) o 7,4 kW (4 ore) per poi, all’esterno, adattarsi alle colonnine trifase da 11 o 22 kW (dove per una ricarica 0-100% servirebbero 3.15 e 1.30 ore). In altri termini con una mezz’oretta di sosta potremmo caricare circa 80 km di autonomia. Comodo no?
Per quanto riguarda la garanzia, la batteria è coperta 8 anni o 160.000 chilometri.
L’estetica simpatica che ben conosciamo
Con il recente face lift Twingo ha perso i due fari di profondità sul paraurti anteriore (che comunque le assicuravano simpatia e riconoscibilità) per dotarsi di un anteriore più formale, ma sempre distintivo. Rispetto alla sorella termica è assolutamente identica e l’unico elemento per comprenderne la versione è aprire lo sportello di alimentazione dove adesso, al posto del bocchettone carburante troviamo la presa Mennekes.
La versione che ho in prova è la Vibes che si arricchisce di alcune vincenti personalizzazioni come la calandra con inserti bianchi e i cerchi in lega diamantati da 16 pollici con copri dadi arancioni che sostengono lo spirito giovane e sbarazzino del modello. Dettagli che sembrano insignificanti e che invece, a colpo d’occhio, trasmettono carattere e simpatia.
C’è anche una grafica adesiva in questa declinazione, linee di diverse dimensioni e colore che corrono sulle fiancate e sul tetto mentre un badge “Vibes” lo troviamo lungo la fiancata.
Infine bello il “timbro” sopra lo sportello di ricarica con la scritta Twingo ZE Vibes che evidenza l’appartenenza di questo modello alla famiglia ZE (Zero Emission) di Renault a cui si è idealmente affiancata la gamma E-Tech dedicata, invece, alle versioni di gamma elettrificate.
Interni convincenti
Ho sempre apprezzato gli interni di Twingo, sin dalla sua presentazione. L’unico appunto e la seduta non regolabile e un po’ troppo alta, ma per il resto devo registrare un’ulteriore miglioramento degli accoppiamenti e delle plastiche più che discrete per il segmento. Altrettanto convincente la qualità dell’infotainment con il pannello touch screen da 7 pollici compatibile con Android auto e Apple CarPlay una dotazione completata da due prese USB.
Connettività completa
La connettività rappresenta oramai una delle discriminanti di scelta cruciali per tutti i segmenti e Renault Twingo Electric presenta un sistema più che completo con l’aggiornamento dinamico dei percorsi in funzione del traffico in tempo reale, la ricerca su Google di destinazioni o punti di interesse, le informazioni meteo lungo il percorso e l’aggiornamento automatico e periodico di tutte le funzionalità e servizi.
La navigazione si arricchisce con la possibilità di avere il campo d’azione dell’auto in tempo reale, in modalità Standard e in modalità Eco. La mappa mostra anche le stazioni di ricarica con la loro disponibilità aggiornata. È inoltre disponibile un pianificatore per i lunghi viaggi per ottimizzarli in base alla posizione delle stazioni di ricarica lungo il percorso.
App “My Renault” sempre più importante
In tema di funzionalità diventa cruciale, per l’utilizzo della vettura, l’integrazione con l’app My Renault scaricabile sia su smartphone Android che Apple. Si può inviare la destinazione direttamente all’auto partendo dal device, si può continuare verso la destinazione a piedi una volta parcheggiata la vettura, si può sfruttare la funzione “Find My Car” per trovare il punto esatto di parcheggio.
Conclusioni
Guidare quotidianamente Renault Twingo Electric è un’esperienza che ti fa comprendere appieno quanto sia adatta per la città la trazione elettrica. Veramente difficile trovare qualche punto di critica in questa vettura: silenziosa e fluida, bilanciata nelle sue prestazioni complessive, ben dotata tecnologicamente, questa Twingo ti regala affidabilità e piacere di guida. Anche se questa proposta è uscita con ben sette anni di ritardo è una decisione che ha decisamente funzionato.
Renault Twingo Electric Vibes
Renault Twingo Electric Vibes-
Design esterno4/5 BuonoE' la Twingo, arrivata alla terza generazione, che tutti conosciamo. Ha perso, nel più recente facelift, i due fari anteriori posizionati altezza paraurti, ma il suo carattere non è cambiato. Compatta ed equilibrata stilisticamente, la Twingo è simpatica e piacevole da vedere e interpreta perfettamente lo stile di un city car. La versione in prova "Vibes" con le stripe adesive e i colori a contrasto aumenta la simpatia intrinseca del modello.
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Interni4/5 BuonoAl pari dell'esterno, gli interni sono belli e comodi. Molto buono lo spazio a disposizione per i passeggeri anteriori, posteriormente si sta bene in due con lo spazio per le gambe sufficiente anche per ospiti più alti della media. Molto buona l'ergonomia complessiva del posto di guida, forse è un po' alto il sedile del guidatore, ma è una scelta dettata dallo spirito della vettura, ma avrei gradito la possibilità di una regolazione maggiore. Il nuovo infotainment Easy Link con diplay da 7" e compatibilità iOS e Android si presenta ancora più efficace grazie ad una grafica minimal, elegante e molto immediata. C'è un generale aumento della qualità degli assemblaggi e le plastiche sono piacevoli al tatto
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Motore4/5 BuonoL'unità elettrica R80 è derivata da quella di ZOE, qui eroga 60 kW. Non c'è molto da aggiungere visto che le caratteristiche generali sono tutte uguali quando parliamo di motore elettrico. L'accoppiamento con questo corpo vettura si presenta indovinato e più che sufficiente per garantire spunto e velocità.
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Comportamento su strada5/5 OttimoLa trazione elettrica ha ulteriormente amplificato le caratteristiche di Twingo. Alla grande manovrabilità, con un raggio di sterzata record di soli 4,3 metri, si aggiunge un comportamento dinamico forse ancora migliore rispetto alla sua sorella termica. Il baricentro più basso e il maggior peso dovuto alle batterie (+200 rispetto alle versione benzina) gli conferisce una stabilità generalmente aumentata soprattutto in caso di vento laterale e un inserimento e percorrenza di curva piacevole e che rasenta lo sportivo. La silenziosità di marcia è un altro, evidente, segno di appartenenza e gli unici rumori sono quelli del rotolamento dei pneumatici. C'è da dire che, con le vetture elettriche, le eventuali criticità di accoppiamento vengono allo scoperto con grande facilità. In questo caso qualche rumorino di troppo si sentiva, ma niente di così fastidioso.
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Consumi5/5 OttimoDi fatto allineati a quanto dichiarato. Con un pieno si possonoraggiungere tranquillamente i 200 km, qualcosa meno se, come nel mio caso, la componente extraurbana fa parte della guida quotidiana. E' importante sottolineare che questi dati si raggiungono senza particolare attenzione e senza l'utilizzo del profilo "eco" che massimizza l'autonomia tagliando potenza e gestione del clima.
PRO
- Dimensioni perfette per una city car
- Dinamica e comportamento su strada molto piacevole
CONTRO
- Qualche rumorino di troppo (l'elettrico al riguardo è impietoso)