Per i SUV è momento d’oro. Oltre il 30% degli acquisti nel mercato EMEA è composto da SUV e Crossover. Ho provato la nuova XC40 che completa la gamma della line-up Volvo, adesso pronta a scontrarsi frontalmente con Audi Q3, BMW X-1 e, ora, jaguar E-Pace
Dopo la presentazione statica, sempre al Volvo Studio di Milano, eccomi adesso alla prima presa di contatto con la nuova Volvo XC40. Una prima impressione che, presto, verrà approfondita con un test più lungo ed articolato. A vederla di nuovo mi conferma la sensazione di aver davanti quasi una cugina e non la sorella minore delle XC60 e XC90.
[dropcap]E'[/dropcap] come se i designer di Volvo avessero voluto fare le cose in modo leggermente diverso rispetto all’ordinario. Prima di salire su qualsiasi auto mi soffermo sempre qualche minuto intorno ad una vettura e questa Volvo XC40 mi appare diversa. E’ ancora una Volvo al primo impatto, ma rispetto alle sorelle che hanno, tra loro, un family feeling molto più evidente, qui è tutto più tratteggiato. E’ più compatta all’esterno e anche un po’ più funky all’interno rispetto all’eleganza più sontuosa dei modelli XC60 e XC90. Qui, per esempio, la moquette che trovi a terra viene riproposta pari pari come rivestimento delle portiere. L’effetto finale è molto, molto gradevole.E se l’aspetto estetico lo puoi leggere come una moderata rottura rispetto agli stilemi Volvo, quello che invece viene riproposto anche sulla più piccola della line-up SUV scandinava è la tecnologia dedicata alla sicurezza attiva. Questo è dovuta all’architettura modulare compatta della piattaforma CMA che consente di allargare e stringere, allungare e accorciare, mantenendo inalterata la quantità e qualità delle opzioni tecnologiche.

La sua architettura, in breve, è piuttosto convenzionale con un monoscocca in acciaio, montanti MacPherson all’anteriore e sistema Multi-link al posteriore. Lo sterzo è elettricamente assistito e la disposizione del motore è trasversale mentre la trazione può essere sia anteriore che integrale.
Un’estetica indovinata. Piacevole e simpatica e un sofisticato studio degli spazi
Convincente, decisamente intrigante con alcune originalità molto simpatiche e caratterizzanti. Come quella bandierina svedese in gomma che esce dal cofano all’altezza fiancata, tipo etichetta in tessuto. Come ho scritto in apertura la trovo diversa dalla altre Volvo pur mantenendo delle impostazioni che richiamano lo stile della Casa. La linea è molto pulita, con una cintura alta e sbalzi molto corti. Quell’aspetto di solidità che ci si aspetta da una Volvo. Il posteriore è circa 25 mm più largo rispetto all’anteriore a tutto vantaggio della postura. Qui il family feeling di Volvo è più immediato, ma la larghezza complessiva contribuisce a dare quel senso di robusta coesione del tutto. L’anteriore è molto bello con quei gruppi ottici con il “martello di Thor” rivisto che rappresenta una delle firme luminose più belle in assoluto.



Anche l’interno con la plancia con lo schermo centrale posizionato in verticale. Anche qui alcuni dettagli sono più audaci come l’uso della moquette anche per il rivestimento portiere e per delle prese d’aria nuove e originali. E’ tutto, complessivamente, meno informale, più funky, appunto, sia negli accostamenti dei materiali e sia nei colori. Target differente, ma anche minori costi di allestimento. Anche qui grande praticità e spazi ovunque, tutti progettati in funzione di utilizzi specifici. E allora spazio per il cellulare (con ricarica NFC), i diffusori audio assenti nelle portiere per sfruttare l’alloggiamento in grado di ospitare un pc portatile, un tablet oppure due bottiglie d’acqua. La ricerca non ha trascurato il sound: al posto dei diffusori soppressi è stato realizzato, in anteprima mondiale, un sub-woofer ventilato ad aria montato nel cruscotto.
La posizione di guida è molto comoda, tutto è a portata di mano e nulla cambia, in termini di ergonomia, con le sorelle maggiori (ho guidato la XC 90). Sempre molto raffinato il front-end del sistema infotainment “Sensus” e posteriormente c’è spazio in abbondanza anche per tre persone.

Su strada
Se nell’estetica complessiva ho trovato una certa differenza rispetto alle sorelle maggiori, appena alla guida ho riconosciuto immediatamente l’incedere classico di Volvo. E’ solida, ben frenata, molto bilanciata in appoggio. Tutti i recenti temi della Volvo li ho ritrovati in questo primo approccio con la XC40. Ho iniziato con la versione T5 e con i suoi 247 cavalli si è dimostrata subito molto pronta anche se non particolarmente frizzante. Anche se è la più piccola del lotto rimane una Volvo, quindi sicura, prevedibile e composta, ma tutt’altro che sgradevole. Ho guidato anche la versione D4 con il 2 litri diesel da 190 cavalli ed i cerchi da 19″ e pneumatici da 235/50 R19. Ho trovato un comportamento complessivo molto simile, con la T5 che poggiando su cerchi da 20″ e pneumatici 245/45 R20 e l’assetto più sportivo del pacchetto R-Design si dimostra complessivamente più pronta telaisticamente e di assetto. Entrambe luccicano in autostrada, fluide e silenziose con una quasi assenza di fruscii aerodinamici alle alte velocità.
Prossimamente, con una prova su strada più lunga, mi riserverò un maggiore dettaglio sul comportamento complessivo, ma questa Volvo XC40 si sposta in modo molto pulito e controllato, Ottima la trasmissione automatica ad otto rapporti così come il rollio della cassa che rimane sempre dentro livelli assolutamente tollerabili. Nel complesso questa compatta SUV Volvo l’ho trovata prevedibile e sicura, piacevole da guidare, ma non sportiva. E credo che questo sia il giusto mix.
Care by Volvo. Il nuovo modo di possedere una Volvo
In un mondo sempre più connesso dove il concetto di uso e sempre più frequentemente slegato da quello di proprietà (pensiamo al settore degli smartphone) anche la Volvo lancia la sua XC40 in contemporanea ad una nuova offerta commerciale.
Le versioni disponibili sono la D4 con motorizzazione 2 litri diesel da 190 cavalli, la T5 con il 2 litri benzina da 247 cavalli entrambe AWD. A queste proposte si aggiungeranno la 2WD con due litri a gasolio da 150 cavalli e l’inedito T3 3 cilindri benzina da 159 cavalli. I prezzi di attacco saranno € 31.000 per la T3 tre cilindri e di €33.000 per la D3.
Ma la novità è la nuova formula di Volvo che ne prevede l’utilizzo sganciato dalla formula dell’acquisto. Una possibilità che già conosciamo con le varie offerte del noleggio a lungo termine cui la proposta “Care by Volvo” si avvicina.
Si tratta di un abbonamento a canone fisso che prevede tutti i costi di mantenimento con una serie di servizi a valore aggiunto come la consegna ed il ritiro dell’auto per la manutenzione direttamente al domicilio con la fornitura contestuale di un’auto sostitutiva, la possibilità di richiedere, nei due anni del contratto, un utilizzo per 15 giorni totali di un altro modello Volvo a scelta ovunque lo si desideri. Altra novità è la possibilità di consentire l’utilizzo della vettura, anche a distanza, ad amici e familiari attraverso una tecnologia a chiave digitale gestibile, per chi concede e riceve l’autorizzazione, direttamente da un app: basterà poi avvicinare alla vettura lo smartphone con la chiave digitale ricevuta e la vettura si aprirà e potrà avviarsi. Il contratto Care by Volvo ha una durata di 24 mesi per un totale di 30.000 km. alla fine del quale basterà semplicemente consegnare la vettura o sostituirla semplicemente rinnovando l’abbonamento.

Per adesso questa formula è stata attivata proprio sulla Volvo XC40 D4 e T5 con un prezzo di abbonamento mensile e senza anticipo di € 699 uguale per tutti i Paesi in cui è stata attivata l’offerta. Un programma che verrà esteso prossimamente a tutta la gamma, ma soprattutto anche al parco usato. Le auto che rientreranno dopo il biennio verranno inserite in una medesima offerta dedicata, questa volta, alle vetture usate. Una possibilità di accedere ad una formula di abbonamento interessante ad una tariffa mensile decisamente più bassa.