Dopo aver presentato una tecnologia in grado di abbattere di oltre 10 volte le emissioni di NOx stabilite dalle normative Euro 6, Bosch si concentra direttamente sul carburante Diesel tirando fuori risultati più che evidenti
[dropcap]E'[/dropcap] indubbio che stiamo andando verso una sempre più spinta elettrificazione dell’auto, altrettanto ovvio che la mobilità urbana sarà sempre più caratterizzata dall’emissione zero e dall’ibrido, ma gli annunci sull’imminente abbandono del diesel, sporco, brutto e cattivo, rispondono sempre (non quasi sempre) alle esigenze del marketing delle Case spinte dalla necessità di rispettare gli standard emissivi decisi dalle Autorità.Gli ultimissimi dati sulle emissioni relativi al comparto auto ci raccontano di una nuova tendenza in crescita della CO2 dovuta alla sensibile contrazione della vendita dei diesel a favore del benzina che, di CO2 (non velenoso per l’uomo, ma tra i gas alteranti più cruciali), ne emette di più. Potete approfondire la tendenza aggiornata delle motorizzazioni in Italia cliccando qui sotto.
Una contrazione del diesel del 12% (990.000 immatricolazioni), un incremento del benzina del 7,9% (629.114 immatricolazioni) è la dimostrazione di questa tendenza che è simile anche a livello continentale.
Diesel C.A.R.E.. Sarà rilancio?
Dopo aver presentato una tecnologia in grado di abbattere di oltre 10 volte le emissioni di NOx stabilite dalle normative Euro 6 , che lavora su iniezione e controllo temperatura, Bosch si concentra sul carburante presentandoci il “diesel C.A.R.E.” completamente rinnovabile composto principalmente di sottoprodotti e materiali di scarto, oli da cucina riciclati e grasso. Non contiene diesel convenzionale, ovvero carburante fossile. È prodotto dalla finlandese Neste, compagnia petrolifera produttrice di biocarburante, e distribuito in Germania dalla società partner Toolfuel. risultato da sottoprodotti e materiali di scarto.
[blockquote text=”I carburanti rinnovabili e sintetici possono contribuire notevolmente a limitare il riscaldamento globale. Il loro impiego ha un impatto ecologico molto più rapido rispetto alla sostituzione dei veicoli e dell’infrastruttura, in quanto consente di sfruttare le stazioni di servizio esistenti” signature=”Volkmar Denner | CEO Bosch “]Questo carburante riduce, secondo i dati dichiarati, le emissioni di CO2 di circa due terzi (65% nel ciclo Well to Wheel, cioè dal pozzo di estrazione fino all’uso nei veicoli).
Ancora in fase sperimentale, il diesel C.A.R.E. può essere tranquillamente distribuito nelle stazioni di rifornimento attuale e quindi essere adottato su larga scala. Nel frattempo è la stessa Bosch a sperimentare direttamente il carburante mettendo a disposizione, in alcune stazioni di rifornimento nelle sedi Bosch, il carburante R33 Blue Diesel prodotto da Shell. Questo carburante è composto fino al 33% da materiali rinnovabili e, secondo i calcoli, gli oltre 1.000 veicoli Bosch che si riforniscono regolarmente presso queste tre stazioni, potranno diminuire l’impatto del carbonio di ben oltre il 20% nel ciclo Well to Wheel.
Diesel vs Benzina
Rispetto alla versione a benzina, l’impatto del carbonio dello stesso modello diesel è in media inferiore del 15%. Se le autovetture europee impiegassero ampiamente carburanti rinnovabili e sintetici, si produrrebbero fino a 2,8 giga tonnellate di CO2 in meno entro il 2050, senza inserire nell’equazione i vantaggi dell’elettrificazione.
Il diesel C.A.R.E. è un carburante paraffinico con una densità inferiore del gasolio tradizionale e un punto di infiammabilità più alto che richiede delle modifiche racchiuse in una nuova normativa: la EN15490 che riporta le proprietà dei carburanti paraffinici. Attraverso questa norma i costruttori hanno la possibilità di verificare la compatibilità dei componenti in considerazione di un aumento generalizzato delle pressioni di picco durante la combustione.
Sarà disponibile in tutte le stazioni di rifornimento?
Attualmente questo carburante non è prodotto in quantità sufficienti per una distribuzione su larga scala, molte sono le flotte che lo stanno testando, ma oltre alla produzione sono anche le normative dei vari Paesi a rappresentare, per adesso, l’ostacolo alla diffusione. La soluzione sarà l’adozione generalizzata della normativa EN 15940 per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Se il lavoro degli scienziati e dei tecnici sembra finito, quello che dovrà adesso iniziare sarà quello delle lobby, ma una cosa è certa: a mettere assieme la tecnologia di messa a punto di Bosch presentata a metà 2018 e questo carburante sintetico una risultato potrebbe essere certo: una vita lunga, lunghissima dei diesel.