Non è certamente difficile capire, leggere, approfondire il come la trasformazione digitale abbia influenzato il mondo del business nel suo complesso ed in questo contesto la comunicazione rappresenta la più immediata percezione di questa rivoluzione. Una vera e propria cartina al tornasole in grado di rappresentare quanto siano cambiate le regole del gioco.
[dropcap]A[/dropcap]llora diventa utile ed interessante approfondire come i vari Costruttori stiano reagendo, con progetti organici, a questo nuovo assetto competitivo. Perché quando si parla di comunicazione bisognerà, sempre di più, considerarla come un flusso orientato sia all’interno dell’azienda (verso i dipendenti) che all’esterno, verso i clienti. [perfectpullquote align=”full” bordertop=”false” cite=”” link=”” color=”” class=”” size=””]Perché mai come ora anche la comunicazione interna diventa una portante fondamentale per il posizionamento sul mercato.[/perfectpullquote]La rivoluzione digitale ha esploso questa possibilità portando attraverso la rete e nelle case di centinaia e centinaia di milioni di consumatori la voce diretta dei produttori. Perché questa generale disintermediazione della comunicazione sta imponendo sempre di più questo cambio di ritmo? Perché questa necessità di integrare comunicazione interna con quella esterna?
Dal lato cliente
[perfectpullquote align=”full” bordertop=”false” cite=”” link=”” color=”red” class=”” size=””]E’ considerazione assodata quella di affermare che il contatto con il cliente non finisce con la vendita dell’auto. Anzi è proprio a partire da lì che deve iniziare la vera esperienza del cliente con il Marchio.[/perfectpullquote]Ed oggi il cliente, vuoi anche per l’abitudine a socializzare le sue relazioni, cerca un contatto in tempo reale con il Costruttore. Da qui l’esigenza di prevedere una piattaforma di comunicazione strategica che punti proprio a costruire brand awareness: e-mail e mobile marketing, una presenza social multicanale in grado di sfruttare al meglio le caratteristiche delle singole piattaforme, una capacità di rispondere ad eventuali preoccupazioni e critiche dei clienti in maniera rapida ed efficace. Proprio questa esigenza, cioè quella di fare un costante social media listening, rappresenta un momento fondamentale per guadagnarsi reputazione sul mercato e la tecnologia attuale (app specifiche, intelligenza artificiale, BOT) è in grado di soddisfarla offrendo raffinate soluzioni alle sempre più articolate architetture comunicative.
Essere automobilisti moderni vuol dire avere la possibilità di restare sempre connessi anche in mobilità e i dispositivi che possediamo sono già in grado di rispondere a questa esigenza. L’auto non solo deve garantirci questo flusso, ma possibilmente potenziarlo. Con il GPS possiamo andare dappertutto, possiamo acquistare o conoscere, possiamo interrogare la nostra auto connessa mentre guidiamo e questo ci consente, alla fine, di liberare tempo impiegato altrimenti nella ricerca delle informazioni, liberare tempo per i nostri spostamenti, visto che possiamo monitorare in qualsiasi istante le condizioni del traffico.
Questi hack di utilizzo quotidiano, che oramai, vengono potenziati connettendoli alle nostre vetture, hanno tagliato minuti se non ore alla nostra routine quotidiana consentendoci di essere più efficienti e sfruttare al massimo il nostro tempo e, soprattutto, hanno velocizzato la nostra comunicazione in maniera impressionante.
Dal lato dipendenti
Nella produzione la sfida del presente e di un futuro molto prossimo sarà la progettazione di un ambiente di lavoro abilitato all’IoT (l’Internet of Things) connesso al posto di lavoro. E’ questa la sfida, secondo il World Economic Forum, per aumentare l’efficienza operativa ottimizzando la collaborazione tra macchine e uomini.
La sfida è massimizzare proprio questo aspetto: la comunizione M2M (Machine-to-Machine), per esempio, , consentirà di creare una esperienza multicanale senza soluzione di continuità consentendo all’operatore di spostarsi da un dispositivo all’altro.
La tendenza a rendere sempre più connesso il singolo operatore con il proprio posto di lavoro è anche sottolineata dall’adozione del sistema BYOD Bring Your Own Device che trova sempre maggiori consensi se non nei luoghi di lavoro nella loro generalità, in gruppi di lavoro specifici legati a progetti complessi o molto avanzati. Qui la collaborazione di gruppo, spesso su base spontanea e informale, sta diventando sempre più semplice anche tramite l’utilizzo di app come Buffer o Slack e anche la tecnologia cloud viene costantemente reimmaginata per adattarsi al meglio alle esigenze dei gruppi di lavoro.
La progettazione di nuovi modelli è uno dei settori dove l’esigenza di segretezza e controllo del flusso informativo è un requisito fondamentale, ma la sfida sarà nel contemperare queste necessarie esigenze con la possibilità, data dall’IoT di poter assumere liberamente il controllo delle proprie vite lavorative. La possibilità di lavorare da casa, la possibilità di utilizzare sempre più massicciamente dispositivi predittivi che possono correggere, consigliare e liberare da automatismi altrimenti poco produttivi consentirà di liberare anche energie creative all’interno di un gruppo di lavoro che possono essere amplificate anche attraverso metodi innovativi di comunicazione interna.
E’ chiaro che la sfida attuale, per tutte le Case, sarà proprio legata all’esigenza di velocizzare processi e prodotto, sistemi di comunicazione interna ed esterna secondo la necessità di arrivare subito al punto, al cuore della questione. Ecco l’assonanza tra le due tipologie di comunicazione: sia per i clienti che per i propri dipendenti e collaboratori, la comunicazione deve essere rapida, precisa e personalizzata.
Come si sta muovendo il Gruppo PSA: La Digital Factory

L’iniziativa del Gruppo francese rappresenta una delle risposte più organiche e di lungo termine per affrontare questo argomento. Di fatto è stato creato un vero e proprio hub dedicato alle tecnologie dell’informazione e dell’organizzazione digitale. Denominato “La Digital Factory”, questa vera e propria fabbrica di idee dedicata all’architettura della comunicazione interna ed esterna del Gruppo, è composta da professionisti e da consulenti che affiancheranno le varie direzioni operative dell’azienda e i diversi Marchi appartenenti al Gruppo in questo importante processo di trasformazione digitale.
Questa struttura è divisa in tre divisioni: La Customer Digital Factory che studia per i singoli Marchi le strategie di posizionamento on line: configuratore, siti web, piattaforme e-commerce, app e strumenti della relazione con il cliente. La Data Factory dedicata all’ottimizzazione dei processi produttivi e la Connected Services Factory dedicata, invece, allo sviluppo delle offerte di servizi connessi.
Non ci sono immagini dell’interno di questo hub, ma tutto lascia supporre di trovarsi di fronte alle classiche società della Silicon Valley.
[blockquote text=”Sono 3000 m² con spazi modulari, dinamici e molto colorati. Un’architettura studiata per favorire creatività, l’agilità e l’apertura degli spazi aziendali, riunendo tutte le competenze necessarie alla nostra produzione digitale” signature=”Christophe Rauturier | Chief Digital Officer Groupe PSA.”]