Da quando, per fortuna, hanno rimosso la limitazione di velocità sul rettilineo del Quiddelbacher Hohe, reso più regolare dalla posa di asfalto nuovo, le Case sono ritornate, alla grande, a sfidarsi a distanza. E’ il turno di Mercedes-Benz AMG GT R
[dropcap]G[/dropcap]iusto un mese fa, poco prima che il Nurburbring Nordschleife andasse in letargo per la pausa invernale, la rivista tedesca Auto Sport, con il giornalista-pilota Christian Gebhardt e una Mercedes-Benz AMG GT R hanno ritoccato il record ufficiale riservato alle vetture stradali di classe GT con un 7’10″09 che, adesso, è il nuovo limite, di categoria, da battere. La carrozzeria, di un esclusivo verde matt metallizzato denominato “Green Heel magno AMG”, ha contribuito alla nuova denominazione del modello in “Beast of the Green Hell”. Con il suo V8 da 585 cavalli di potenza, uno sviluppo intensivo e una delibera finale avvenuta proprio lungo i 22 chilometri del circuito più difficile del mondo, una configurazione da instant classic, motore anteriore longitudinale, trazione posteriore con architettura transaxle, la Mercedes-Benz AMG GT R assomma tutta una serie di modifiche focalizzate per ridurre ancora di più la differenza tra la versione stradale e la sorella da corsa GT3. [ads comp=”Mercedes Benz” title=”Il record della Mercedes AMG GT R sul Nordschleife ” desc=”Firmato dal giornalista pilota Christian Gebhardt, il video del record della Mercedes GT R ” text_link=”Record Mercedes AMG GT R” link=”https://www.youtube.com/watch?v=7AtXzca-zSY&t=197s” image=”https://cldup.com/lLaCRuu1qg.jpg”]Questo modello introduce innovazioni nei materiali compositi e nel processo produttivo che sono state premiate con il MATERIALICA Design+Technology Silver Award. La AMG GT R adotta un nuovo albero di trasmissione in materiale composito inserito all’interno di un tunnel in carbonio denominato Torque Tub. Questo alloggiamento ha consentito di ridurre il peso di ben 13 chili rispetto a quello, già ottimizzato in alluminio della AMG GT. La particolare tecnologia costruttiva ha permesso di ottenere un unico corpo tubolare senza giunzioni. Una struttura monolitica che ha riflessi importanti, in termini di resistenza alla flessione e rigidità torsionale, sul collegamento tra motore e cambio, secondo lo schema transaxle.
Anche la carrozzeria presenta modifiche ai parafanghi anteriori e posteriore per ospitare una carreggiata allargata. Lo spoiler anteriore con elementi attivi e, posteriormente, alettone e grembialatura con doppio diffusore contribuiscono ad aumentare la portanza e, in generale, l’intera efficienza aerodinamica. Le ruote posteriori vantano una sterzata attiva mentre il controllo della trazione ha adesso ben nove regolazioni mentre l’assetto ha un set-up regolabile. Anche esteticamente la distanza con la sua sorella da corsa si accorcia grazie all’adozione di un frontale con maschera Panamericana AMG che ha fatto il suo debutto proprio sulle versioni GT3.