Prima gara di stagione, le formula 1 con l’halo, la Ferrari che vince, la Mercedes che insegue, la McLaren che risorge. Queste e altre considerazioni sul Gran Premio di Australia che apre la stagione mondiale 2018
Non ho seguito con particolare attenzione le prove invernali della Formula 1, sempre zeppe di tattiche per nascondersi o per giocare al rialzo con gli sponsor, non si comprende mai bene la vera consistenza delle forze in campo.
[dropcap]E[/dropcap] allora meglio prepararsi un buon caffè e mettersi davanti alla televisione per il primo Gran Premio della stagione dove, al semaforo verde, si avrà un quadro più chiaro dei veri valori in lizza.Prima di tutto l’Halo. Si sono scritte e dette parole a fiumi sia sulle caratteristiche tecniche di questa orribile struttura di protezione che su quelle estetiche. Io credo che l’automobilismo debba rispettare dei punti fermi e tra questi, irrinunciabile, il concetto che una monoposto debba essere scoperta. L’Halo non solo è brutto, ma stravolge completamente l’immagine della Formula 1. La sicurezza prima di tutto, ma anche la consapevolezza che “motorsport is dangerous”, come dicono gli inglesi, e che il lavoro fatto dalla FIA nell’ultimo decennio ci ha consegnato uno sport che, sul tema, ha fatto passi enormi e vanta livelli complessivi di sicurezza in grado di rivaleggiare con il gioco delle bocce. L’Halo è una forzatura orribile.
Ferrari e Mercedes
Alla fine della gara escono fuori i due protagonisti più quotati: Ferrari e Mercedes. Il Gran Premio è stata una questione a due, Vettel e Hamilton si sono braccati a vicenda, la prima metà di gara a posizioni invertite rispetto all’arrivo, ma la questione è stata roba loro. Premiante il lavoro del box Ferrari e la fortuna della neutralizzazione da parte della Virtual Safety Car (roba brutta anche questa), per la Haas ferma lungo il circuito, ha aiutato non poco Vettel. Ma la fortuna, si sa, premia non solo gli audaci, ma anche chi si mette in condizione di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. E questo, il Team Ferrari, l’ha fatto.
La questione è vedere la vera condizione della Mercedes, perché in questo week end di gara ho avuto la sensazione che Hamilton abbia messo molto del suo. Bottas non è stato granché, diciamolo. L’incidente in prova e, in gara, neanche l’ombra del suo compagno chiudendo all’ottavo posto. Una prestazione che non ha certo aiutato nel farsi una idea precisa delle qualità della monoposto tedesca.
Diverso il discorso per Ferrari. Raikkonen sempre sugli scudi, bello pimpante nel cockpit e divertente, nella sua impassibilità, fuori. Verso gli ultimissimi giri di gara ha fiutato come un animale da preda le difficoltà di Hamilton, ma pur non riuscendo a concretizzare il sorpasso ci ha tentato difendendosi anche, agevolmente, da un Ricciardo che non voleva mollare.
Red Bull
La Red Bull si conferma la terza forza in campo, ma questa volta Verstappen ha guidato sottotono rispetto ai livelli stellari cui ci ha abituato. Forte in prova, probabilmente quella sbavatura all’ultimo giro in Q1 gli ha precluso una probabile prima fila, ma in gara non si è mostrato così freddo. Il testa coda gli ha fatto certamente perdere il ritmo. Ricciardo si prende il quarto posto, dopo aver attaccato per molti giri il terzo di Raikkonen. Per lui, australiano, aprire con un podio a casa sua sarebbe stato un importante incentivo psicologico.
McLaren
Incentivo importantissimo, invece, per lo splendido quinto posto di Fernando Alonso completato dal nono di Vandoorne. Alla fine, se dovessi tirare fuori un mio personale commento alla gara, lo fare girare tutto intorno a quel “ … now we can fight” che può suggellare la rinascita della McLaren motorizzata Renault. Io considero Fernando Alonso ancora il pilota più forte che c’è in Formula 1, dopo tutti questi anni in cui ha lottato a metà classifica, sarebbe bellissimo vederlo in lizza per il podio. Siamo all’inizio e, anche qui, ho lo stesso dubbio che ho espresso per Mercedes. Quanto, di questo risultato, è targato Alonso e quanto McLaren, considerando il nono posto di Vandoorne?
Ferrari, Mercedes, Red Bull, una McLaren che sembra aver trovato la giusta strada per issarsi tra i protagonisti della stagione. Ed il resto?
Direi scandalosa Haas. Dopo l’incredibile exploit delle qualificazioni (sesto e settimo tempo per Magnussen e Grosjean) il doppio errore del box lascia alquanto perplessi. E’ stato bello vedere come Grosjean abbia rincuorato i suoi meccanici, un gesto importante per il senso di squadra che non bisogna mai perdere, ma buttare all’aria un doppio risultato così è pazzesco. Anche perché la sorpresa della qualifica non ha trovato l’eventuale conferma di gara. Sarebbe bello aggiungere Haas tra i team che vogliono stare lì, a ridosso del podio.
Red Bull quarta e sesta, McLaren quinta e nona. E’ Renault? Settima con Hulk e decima con Sainz afflitto da una nausea di cui, forse, sapremo. Diciamo che anche per Renault questa è la stagione cruciale, si ritorna a Enstone con ambedue i piloti a punti ed un successo complessivo mica di ridere: sei motori nei primi dieci. Da qui, bisogna costruire una stagione tutta all’attacco. Per quanto riguarda il team, oggi sugli scudi ho visto decisamente Hulkenberg che ha provato a resistere per diversi giri a Verstappen, per poi essere superato, ma senza cedere la settima piazza finale a Bottas.
Non pervenuta la Toro Rosso. E questo mi dispiace non poco. Completamente inconsistente sia dal punto di vista delle prestazioni velocistiche che dei piloti. Hartley 15.mo (ed ultimo) ad un giro, Gasly ritirato e la netta sensazione che abbiano preso il testimone (e la croce) da McLaren di un motore Honda che continua a meravigliare, ma in negativo.
Sempre tra i non pervenuti, Williams con Stroll, mai in gara, buon penultimo e il russo Sirotkin che si ferma per problemi ai freni, ma sarebbe stato uguale. Un pilota che arriva nella massima formula senza aver mai vinto nulla di incisivo. Un risultato pessimo, insomma, per la scuderia inglese di Frank.
Force India e Alfa Romeo Sauber? Ci rivediamo in Bahrain tra due settimane.
2 commenti
Nove motori Renault nei promi dieci? Mi sa che hai contato male. 2 Ferrari e 2 Mercedes…
Comunque non è ancora tutto chiaro. Quanto hanno veramente tirato e quanto hanno controllato Mercedes e Ferrari?
😂😂 non so come mi sia uscito. Adesso correggo, grazie Lanfranco. No, io credo che Ferrari e Mercedes si siano giocati la gara fino all’ultimo. Certo Vettel è stato fortunato per quella neutralizzazione, ma sono stati bravi