Presentata al Salone di Francoforte, più elegante e dissimulata della versione precedente, ma con contenuti tecnici di prim’ordine. Il nuovo motore 1.8 litri turbocompresso eroga 280 cavalli, ma è in arrivo la versione Trophy da 300 cavalli
[dropcap]A[/dropcap]lla fine è arrivata. Anche la quarta generazione della Renault Mégane ha la sua R.S e, al primo impatto, sembra meno strillata della precedente versione. Ad iniziare dal motore, un 1.8 litri turbo compresso da 280 cavalli a 6.000 giri e 390 Nm di coppia che paga già un sensibile disavanzo con le rivali di riferimento Honda Civic Type R, Ford Focus RS, la nuova Seat Leon Cupra R o la cugina VW Golf R, tutte sopra i 300 cavalli di potenza.Ma dove non si arriva con la potenza, per ora, a leggere le caratteristiche e a guardare il video di lancio, si comprende che, ancora una volta, è il telaio a svettare sul pacchetto complessivo. Le quattro ruote sterzanti sembrano promettere una dinamica reattiva e precisa.
Conosco il sistema 4Control per averlo incontrato su Talisman ed Espace e l’idea di provarlo su un modello sportivo non può che farmi prevedere un comportamento velocissimo ai comandi di sterzo. Le ruote posteriori possono girare in controfase rispetto all’avantreno fino a -2,7° e fino a velocità di 60 km/h. Il risultato è una agilità stupefacente nel misto stretto mentre, alle alte velocità, quando il treno posteriore si muove in fase rispetto alle ruote anteriori, una agilità e una stabilità in appoggio propria di auto con un passo più lungo rispetto a quello della Mégane. Un retrotreno sterzante, poi, ha consentito di utilizzare un rapporto di sterzata più piccolo ottenendo un sistema, anche qui, reattivo e veloce.
Il sistema 4Control è già montato sull’attuale Mégane GT, ma qui viene ripreso e ulteriormente affinato per le maggiori esigenze della R.S. che, grazie a questa caratteristica, vanta un set-up complessivo che richiama il comportamento di una trazione posteriore.
Focus sulla dinamica complessiva e non sulla potenza
Soprende che la potenza di questa nuova Mégane R.S. non rivaleggi, almeno fino a fine anno quando verrà presentata la versione Trophy, con la concorrenza, ma i progettisti hanno voluto porre l’accento sulla dinamica complessiva piuttosto che cercare la massima potenza.
[blockquote text=”In nessun momento, il team di progettazione, ha sacrificato la ricerca del divertimento, che significa agilità, per cercare la massima velocità. Questo non è mai il nostro obiettivo ” signature=”Patrice Ratti | Direttore Generale Renault Sport Cars”]Le prestazioni dichiarate parlano di uno 0-100 km/h in meno di sei secondi con una coppia di picco disponibile dai 2.400 ai 6.000 giri/minuto, con la potenza massima sviluppata a 7.000 giri/minuto. Dati che suggeriscono prestazioni in linea con i concorrenti. La nuova unità da 1.8 litri (1.798 cc) sarà la stessa montata sulla nuova Alpine A110. Blocco motore in alluminio, ma con una testata sviluppata in collaborazione con la divisione Renault Formula 1
[blockquote text=” La competenza e la tecnologia a disposizione degli uomini del Team F1, nello sviluppare componenti ad alte prestazioni, è incredibile: hanno deliberato in una settimana ciò che noi avremmo fatto in cinque o sei. E questo grazie anche al loro know-how di simulazione ” signature=”Patrice Ratti”]La nuova Mégane RS sarà disponibile, come di consueto nelle produzioni firmate Renault Sport, nei telai Sport o Cup e, qui la novità, con due differenti trasmissioni: manuale a sei rapporti o automatico doppia frizione EDC. Scommettiamo quale combinazione andrà per la maggiore? Mentre il manuale sarà lo stesso della versione che andrà a sostituire, l’unità EDC è stata completamente rinnovata.
Il telaio sport verrà equipaggiato con ruote da 18″ che diventano 19″ con telaio Cup. Anche la messa a terra della potenza sarà differente tra Sport e Cup con la prima che verrà gestirà da un differenziale elettronico mentre la Sport utilizzerà un set-up con differenziale meccanico a scorrimento meccanico mentre il freno a mano sarà meccanico in entrambe le versioni.
Andando avanti nei dettagli, saranno quattro le modalità di guida: Comfort, Normale, Sport e Corsa, quest’ultimo set-up disponibile sul telaio Cup. Qui il sistema di controllo stabilità sarà completamente disattivato. La versione Trophy, in arrivo a fine anno e con 300 cavalli, manterrà la possibilità di scegliere tra cambio manuale ed EDC, mentre il telaio sarà il Cup e pneumatici da 19″ con mozzi ruota in alluminio e, quindi, complessivamente più leggere.
L’attacco al record del Ring? Si farà
La sfida al record di categoria al Ring infiamma milioni di appassionati nel mondo. La Renault è tra le protagoniste della tenzone da diversi anni e la bella notizia è che anche la nuova R.S. vorrà dire la sua, probabilmente nel corso della seconda metà del 2018
[blockquote text=”Fino a che possiamo rendere l’automobile più veloce rispettando lo spirito dell’auto e le norme, cercheremo di battere alcuni record. Tuttavia, come continuo a dire, non rinuncerei mai al piacere di guida complessivo per avere più velocità. Ma con una RS Trophy trovo la sfida molto interessante” signature=”Patrice Ratti”]Meno aggressiva, più elegante
L’estetica nel complesso mantiene inalterate le proporzioni vincenti delle Mégane mainstream. Si parte da un modello vincente in ogni suo aspetto e il lavoro dei team di design si è concentrato unicamente nel vitaminizzare delle linee che sono già sportive all’origine. Le carreggiate sono allargate di 60 mm all’anteriore e 45 mm al posteriore, i passaruota allargati presentano sfoghi dell’aria sia anteriormente, all’inizio della finacata, che posteriormente, ai lati estremi del paraurti. Un intervento leggero, poco invasivo, ma che caratterizza moltissimo lo spirito di questa nuova Mégane R.S. Come nella precedente versione, anche qui lo scarico è centrale al diffusore inferiore piuttosto evidente. L’adozione generalizzata delle motorizzazioni turbo hanno mortificato il sound dagli scarichi e anche nella Mégane RS sarà possibile amplificarlo attraverso l’impianto audio, ma la bella notizia è che Renault promette la presenza di un bang piuttosto incisivo.
Sono i nuovi fendinebbia anteriori a caratterizzare la versione: sono tre luci allineate a simulare una bandiera a scacchi, una texture che è parte integrante dell’immagine RS. Il sottile rinnovamento dell’immagine di Marca è visibile anche nel posteriore dove non c’è più il simbolo RS che conosciamo, ma al fianco delle due lettere c’è una doppia insegna romboidale che richiama il logo presente sul volante della Renault Gordini R12 degli anni ’70. Ma c’è anche un altro importante dettaglio che sottolinea questo percorso d’immagine: la storia dei vibranti colori di lancio della RS la conosciamo; una palette di gialli che sono diventati caratteristica di Marca fino alla effeuno. Adesso questa nuova Mégane Rs si presenta con un Volcanic Orange che viene presentata come complementare ai precedenti toni di giallo. Un anno e mezzo di lavoro per sviluppare questa tonalit, ben spesi.
Perché, per me, la nuova Mégane RS sarà al top tra le Hot Hatch?
Sì! L’amore per la guida è ancora vivo. Evvai.
All’inizio dell’anno è stata la nuova Porsche 911 GT3 a ricevere in dotazione il cambio manuale. Adesso è il turno della nuova Mégane RS. E’ mia opinione che Renault costruisca dei telai splendidi e che le mani di Renault Sport siano in grado di perfezionarli ulteriormente. Mi è piaciuta molto la dichiarazione di Ratti, tra l’altro, ho avuto la fortuna di incontrarlo e intervistarlo proprio in relazione alla filosofia di Renault Sport.
Allora: la priorità è quella di realizzare un’auto divertente da guidare, non di battere record. E considerando il savoir faire della “maison” al riguardo, questa è musica per le mie orecchie. Un’auto con cui entrare in contatto. Non è una cosa che si può dire per tutte le altre sportive.