Forte di un successo di mercato che si sta consolidando anno dopo anno, Renault decide di offrire nuovi prodotti per coprire quegli spazi vuoti della sua gamma con modelli di nicchia che sono piccole, piacevoli sorprese. Ho provato sulle strade pugliesi, tra paesaggi che si srotolano magnifici davanti agli occhi, la nuova Renault Grand Coupé
[dropcap]F[/dropcap]atturato, margine operativo lordo, utile operativo, ROI, ROE, tutto positivo. Negli ultimi anni l’attività industriale di Renault è un grande prato verde e il 2017 sembra volersi mantenere sullo stesso tono.Sono andato a guidare, intorno alla meravigliosa Lecce, una nuova proposta di Renault. Si tratta della Mégane berlina che qui da noi, grazie alle sue linee slanciate, viene denominata Grand Coupé, ma che negli altri 20 Paesi dove sarà commercializzata si chiamerà Renault Sedan. Ancora una volta il lavoro dei designer guidati da Laurens van den Acker si rivela equilibrato e piacevole, con una ottima interpretazione delle volumetrie esterne ed interne ed un risultato molto credibile per posizionamento e prestazioni complessive. Un corpo slanciato da coupé con l’abitabilità ed in comfort di una berlina di segmento D. Un mix ben riuscito grazie all’adozione del pianale modulare CMF (Common Module Family) qui nella sua declinazione C/D cioè comune a Talisman ed Espace. Quindi un prodotto in grado di offrire comfort ed elementi tecnologici di segmento superiore.
Esteticamente la Grand Coupé si presenta sostanzialmente con lo stesso front-end e profilo laterale della Mégane fino al B-Pillar, dopodiché la vettura assume i suoi propri elementi stilistici. La grande novità sta nel tetto panoramico in vetro che si estende dal parabrezza al lunotto posteriore e che crea un suggestivo effetto di continuità stilistica che, però, non coincide, all’interno, con una trasparenza equivalente. C’è un ampio tetto apribile elettrico, ma il padiglione, nella zona posteriore, è comunque regolarmente rivestito.
Con uno sguardo attento le differenze di dettaglio, rispetto alla Mégane 5 porte, si notano a partire dalla sezione anteriore e via via scorrendo lungo la linea di cintura. Il profilo slanciato e dovuto al rapporto superfici vetrate/lamierati che è 1/3 – 2/3. Otticamente vuol dire che il finestrino posteriore è più ampio per via di una linea di cintura più bassa della versione berlina. Mi piace come si sviluppa l’andamento verso la zona posteriore, più morbido e sinuoso rispetto alla maggiore prominenza dell’architettura a 5 porte. A guardarla tre quarti il terzo volume interpreta benissimo la connessione con il centro vettura e la coda è altrettanto ben riuscita del suo anteriore. I fari replicano lo stesso stile che abbiamo visto sulla berlina e station wagon con una lama luminosa al LED che si estende fin verso il centro cofano dove campeggia la Losanga.
Ci sono ulteriori dettagli di stile che trovo estremamente validi: il paraurti posteriore è simile a quello che troviamo sulla berlina 5 porte, ma qui presenta una sorta di sfoghi d’aria laterale, senza funzione, se non quella estetica che alleggeriscono il fascione e danno quel tocco di dinamismo in più che ben si accorda con la postura più sportiva della Grand Coupé e che si richiamano altresì all’altra coppia di nervature a mezzaluna che troviamo sul terzo montante, appena dietro i finestrini. A guardarla nel suo insieme, con quel tetto panoramico che gli conferisce un aspetto più scuro e lucido nella parte superiore, la berlina acquista uno sportivo ed invitante look bicolore.
ESTERNO ED INTERNI
Le dimensioni sono importanti, con una lunghezza di 4,63 m, 1,81 m di larghezza ed un passo di 2,71 il primo riflesso positivo lo si ha nell’abitabilità interna con i passeggeri posteriori che godono di maggior spazio per le ginocchia (37 mm in più rispetto alla versione 5 porte) e il divano, con una inclinazione di 27° garantisce uno spazio libero sopra la testa perfetto anche per passeggeri alti ben oltre i 185 cm. Ho testato questa maggiore abitabilità proprio con due passeggeri di 195 e 187 centimetri che, seduti posteriormente, direzione Aeroporto di Brindisi, avrebbero potuto, invece, affrontare comodamente un lungo viaggio. Completa la questione un vano bagagli di 550 dm3 che permette di contenere agevolmente un carico proporzionale alle persone ospitate e che, novità, prevede l’apertura mani libere attraverso un apposito sensore sotto al paraurti.
Se esternamente il nuovo corpo vettura presenta una corposa serie di novità, l’interno si presente identico a quello della declinazione Hatchback o Sporter. Ci sono diversi marcatori in alluminio satinato sparsi per l’abitacolo (pannelli porta, maniglie, consolle centrale), la strumentazione ci presenta il layout che abbiamo imparato ad apprezzare con un display da 7 pollici a gestire la strumentazione, mentre il tablet verticale da 8,7” con R Link 2 si incarica dell’infotainment della vettura. I sedili anteriori sono gli stessi della versione berlina, con una maggiore profilazione laterale, sono, invece, quelli posteriori che cambiano non poco anche per il cambio di logica relativa al carico posteriore e la possibilità di abbattimento.
SU STRADA
Le motorizzazioni offerte, per adesso, sono due a gasolio: l’onnipresente dCi da 1.5 litri da 110 cavalli proposto sia con il manuale 6 marce che il doppia frizione EDC da 6 marce. Completa l’offerta il dCi da 130 cavalli e trasmissione manuale a 6 marce. Lato benzina il TCe 1.2 litri da 130 cavalli e cambio EDC a 7 rapporti.
Al riguardo è un peccato che non sia prevista una versione sportiva di questo modello. Con il 2 litri da 220 cavalli che hanno in gamma e con un ulteriore personalizzazione estetica più incisiva e sportiva, secondo me questa Grand Coupé guadagnerebbe moltissimo in termini di posizionamento e appetibilità.
Su strada ho provato ambedue le versioni a gasolio e, come sospettavo sin dalla presentazione, la versione 110 cavalli pur se di fronte ad una proverbiale, volenterosa unità, mi sembra soffochi troppo lo slancio dinamico che questa Grand Coupé è in grado di sostenere. Va molto meglio la versione 1.6 da 130 cavalli. Più pronta e reattiva, con una progressione in grado di rispettare maggiormente la postura della Grand Coupé, ma manca decisamente una versione più corposa lato potenza (quella da 165 cavalli che equipaggia la Mégane GT 4 Control, per esempio) e confermo anche che una versione a 2 litri più sportiva farebbe certamente la sua figura.
Ritrovo, lungo le curve, lo sterzo della piattaforma, leggero ma sufficientemente preciso che diventa più corposo quando il ritmo aumenta. Non si perde mai la connessione con quello che accade sotto le ruote anteriori. Se il passo lungo primeggia, in termini di comfort, in autostrada e nei grandi curvoni in appoggio, la Grand Coupé non evidenzia un assetto piatto e reattivo, tutt’altro. Anche nella configurazione Sport filtra sempre efficacemente le asperità e la cassa non è mai inchiodata evidenziando, da una parte, un grande comfort di viaggio, dall’altra la volontà di deliberare una soluzione da grande stradista piuttosto che da coupé sportiva.
SCHEDA TECNICA RENAULT GRAND COUPE’ ENERGY dCi 130
[tabs menu_position=”vertical”][tab title=”Motore“]1.598 litri Turbo | 4 cilindri in linea | 4 valvole per cilindro | Start&Stop | Potenza massima: 130 cv@ 4.000 g/m | Coppia massima: 320 Nm@1.750 g/m [/tab][tab title=”Trasmissione“]Cambio manuale a 6 rapporti+RM[/tab][tab title=”Freni“] Anteriore: dischi ventilati dimensioni 296×26 | Posteriore: dischi pieni dimensioni 260×8 | ABS, ESP[/tab][tab title=”Prestazioni“]Accelerazione 0-100 km/h: 10,5 sec. | Velocità massima: 201 km/h | Consumo medio (dichiarato): 4 lt/100 km ( 25 km/lt)[/tab][tab title=”Sospensioni“] Anteriori: Pseudo Mac Pherson | Posteriori: Assale flessibile [/tab][tab title=”Peso“]1.461 Kg in ordine di marcia con pieno carburante[/tab][tab title=”Dimensioni“]Lunghezza: 4.632 mm. | Altezza: 1.443 mm. | Larghezza: 1.814 mm./2.058 mm. (con retrovisori ripiegati e non) [/tab][tab title=”Rapporto Peso/Potenza“]11,23 Kg/Cv[/tab][tab title=”Cerchi“]Ruota alluminio 18″ (versione INTENS)[/tab][tab title=”Pneumatici“]225/40 R18[/tab][/tabs]