Le anticipazioni prima dell’apertura facevano già immaginare un Salone all’insegna dell’elettrico. E così è stato. Il domani si sta avvicinando a grandi passi e le proposte si stanno facendo sempre più interessanti ed appetibili
[dropcap]L[/dropcap]o potremmo raccontare come il Salone che farà dormire notti preoccupate a Elon Musk a giudicare dalla grande quantità di modelli elettrici presentati.D’altronde lo scenario è questo: i più grandi e tecnologicamente avanzati produttori di automobili del mondo si sono schierati apertamente verso l’elettrico e adesso Tesla è sempre meno sola in un mercato che sembra destinato a diventare quello di riferimento da qui ad un decennio.
Certo il ritmo mozzafiato con cui procedono le innovazioni tecnologiche ci obbliga ad una revisione continua di proiezioni e tempistiche e il fatto che in questo Salone ci sono più auto elettriche, elettrificate e concept, molto vicini alla produzione, più di quanto ci siano mai state in qualsiasi precedente salone automobilistico è un segnale incontrovertibile.
La star del Salone tra queste nuove auto a zero emissioni? Bisogna andare a farsi un giro nell’enorme stand di Jaguar Land Rover. Qui, al centro della scena, la Jaguar I-Pace. Ammirata dal pubblico, ma anche dai rivali spicca senza dubbio per la prima qualità che ogni auto dovrebbe avere: la bellezza. Poi la genialità con la quale è stata pensata e costruita.
È un vantaggio importante, per Jaguar, in questo settore nuovo, emergente, tecnologico e di tendenza. Ma non sarà per lungo tempo. Audi e Mercedes sono quasi pronte. Altre auto elettriche presentate e che ho trovato interessanti è la I.D. Volkswagen Vizzion, un’ammiraglia da 300 cavalli dalle dimensioni leggermente più piccole della Phaeton, ma altrettanto spaziosa. È un concept totalmente elettrico e con guida autonoma di grado 5, cioè senza pedali ne volanti che, secondo programmi, potrebbe uscire sul mercato non prima del 2025.
L’Aston Martin ha presentato la Lagonda Vision Concept. Rinasce il Marchio stand-alone di Gaydon con una limousine elettrica che si posiziona nel segmento di Rolls-Royce e Bentley con l’obiettivo di dimostrare che modernità e lusso non si escludono a vicenda proponendo anche la propulsione elettrica e la guida autonoma. La data di riferimento per Aston Martin: il 2012.
Renault, la casa che ha più scommesso sulla trazione elettrica con la Serie Z.E. ci ha proposto un veicolo urbano denominato EZ-GO. Anche in questo caso parliamo di guida autonoma di grado 5, quindi senza volante e pensato per rispondere alle esigenze di una mobilità condivisa. Lo sharing è la parola d’ordine per un prossimo futuro e allora EZ-GO rappresenta un taxi condiviso che può essere prenotato tramite app e che consente di poter dedicare il proprio tempo di trasferimento ad altre attività. Con EZ-GO Renault ci propone la sua visione di mobilità on demand che sarà arricchita da ulteriori concept che verranno presentati nel corso del 2018.
Continuiamo a parlare di elettrificazione della mobilità, questa volta in pista, con la presentazione della E-Racer da 680 cavalli. Firmata dalla CUPRA, il nuovo Marchio stand alone di Seat, rappresenta il concept, di cui ho già scritto qui, della E TCR una nuova potenziale Serie dedicata alla categoria Turismo elettrica. I numeri della E-Racer fanno ipotizzare anche una eventuale schieramento in una gara della Serie TCR proprio per verificare le differenze tra versione elettrica e versione termica. Sarebbe certamente una ideona …

Mi piace la SUV Hyundai Kona Electric. Dopo aver lanciato la versione tradizionale, quella elettrica mantiene quelle proporzioni e quei “piedi per terra” che la fanno auto pronta per la vendita nelle concessionarie. Due pacchi di batteria disponibile per due livelli di potenza: 136 o 204 cavalli per un’autonomia massima di 482 chilometri.
Meno numerosa la pattuglia di novità riservata alle ibride e alle ibride plug-in. Mi ha colpito l’ibrido plug-in firmato dalla Bentley: il Bentayga V6. Con i frazionamenti V8 e V12 cui ci ha abituati Bentley colpisce questo V6 da 3 litri che viene abbinato a motori elettrici. C’è da dire che l’aggiunta del pacco batterie non penalizzerà di certo il peso che, già di suo non è certamente basso. L’ibrido sembra anzi una ottima soluzione visto che l’unico dato certo, per ora, è un’impressionante valore di emissioni di 75 g/Km.
In linea di massima quello che continua, secondo me, ad essere il futuro prossimo della nuova mobilità (ibrido e ibrido plug-in) sta accusando i colpi dalle full elettriche oramai tutte ben oltre i 300 chilometri di autonomia e con l’arrivo delle batterie allo stato solido, la vera crescita potrebbe essere veramente dietro l’angolo.